21 dead after yesterday's suicide attack against Shiite mosque in the village of al-Qadeeh

ANSA - EPA/STR

Arabia Saudita: 20 morti nell'attentato kamikaze in moschea sciita

Decine i feriti nell’assalto di ieri durante la preghiera del venerdì. L’attentato rivedicato dall’Esercito islamico, organizzazione terroristica sunnita

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20 morti e decine di feriti: è questo il bilancio dell’attentato kamikaze avvenuto ieri nella moschea sciita di Kudeih, nell’est dell’Arabia Saudita. Il terrorista – come reso noto dal ministero dell’Interno – aveva un giubbotto esplosivo sotto le vesti e si è fatto esplodere durante le preghiere del venerdì nella città della provincia a maggioranza sciita di Qatif. La maggior parte dei presenti è rimasta uccisa, molti sono in gravi condizioni.

L’azione è stata rivendicata dall’Esercito islamico, organizzazione terroristica sunnita, tramite un comunicato in cui i “soldati del Califfato” affermano di essere i mandanti del kamikaze “che ha fatto brillare una cintura esplosiva” nella moschea della città di Qatif. Nel comunicato viene svelato il nome del martire, Abu Amer Al-Najdi, e viene anche pubblicata una sua fotografia.

Si tratta della prima azione contro la comunità sciita nel Paese da quando a novembre sette persone, fra cui anche bambini, rimasero uccise nel corso di una commemorazione religiosa sciita, sempre nella stessa zona orientale dell’Arabia saudita.

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ZENIT Staff

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