Saranno circa 70 mila i fedeli che parteciperanno alla Messa celebrata da Papa Francesco allo stadio Kosevo di Sarajevo, uno dei momenti forti della visita pastorale del Papa alla capitale bosniaca il prossimo 6 giugno. “Le richieste sono tante e riempiremo lo stadio”, ha dichiarato all’agenzia Sir mons. Ivo Tomasevic, portavoce e segretario generale della Conferenza Episcopale di Bosnia e Erzegovina, ricordando che il 25 maggio comincerà la distribuzione dei biglietti.
A concelebrare la Messa saranno circa trenta vescovi, non solo bosniaci ma anche da Macedonia, Serbia e Croazia, guidati dal cardinale arcivescovo di Zagabria, Josip Bozanić. Oltre mille i sacerdoti finora registrati. Durante la Messa canterà un coro composto da circa 1.700 cantori. “A fare la parte del leone nelle iscrizioni – ha spiegato ancora Tomasevic – i pellegrini croati, circa 22mila, molti dei quali sono quelli fuggiti dalla Bosnia durante il conflitto”.
Altro evento della visita pastorale che sta registrando un altro numero di adesioni è quello con i giovani che avrà luogo nel centro diocesano giovanile ‘Giovanni Paolo II’. Sono infatti circa 4mila i giovani iscritti, solo mille dei quali potranno vedere il Papa da vicino, nel grande salone interno. “Tutti gli altri – ha precisato il portavoce – seguiranno l’incontro attraverso dei megaschermi posti all’esterno. Tra loro anche giovani di altre fedi”.
Oltre 600 sacerdoti, religiosi, religiose e seminaristi incontreranno poi il Santo Padre in cattedrale che per l’occasione sarà svuotata dai banchi per fare più spazio. Molti di più quelli che resteranno all’esterno e che vivranno il momento attraverso megaschermi.
I preparativi non riguardano solo la Chiesa locale ma anche le istituzioni. Presso l’aeroporto internazionale della città, dove Papa Francesco sarà accolto al suo arrivo, sono in corso, secondo quanto riferito dal direttore dell’aeroporto, Ivan Velican, lavori di risistemazione degli ambienti e di implementazione delle misure di sicurezza.
E si fanno già sentire gli effetti positivi della visita del Papa sul piano turistico: “Sono in arrivo – dichiara Asja Hadžiefendić-Mešic dell’ufficio turistico di Sarajevo – turisti e fedeli non solo dalla Croazia ma anche dall’Italia, dalla Germania, dalla Slovenia e dall’Austria. Particolare attenzione sarà dedicata alla gestione del traffico. Sulle strade della capitale, diretti verso la stadio, sono previsti circa mille bus. Il consiglio dell’organizzazione è quello di “muoversi in tempo per non rimanere imbottigliati nel traffico. Lo stadio aprirà i cancelli almeno due ore prima l’inizio della Messa prevista alle 11”. A 500 volontari il compito dell’accoglienza dei fedeli in arrivo.