Questa mattina, dalle 9 del mattino in poi, Papa Francesco si è recato in visita negli uffici di alcuni Dicasteri vaticani. Si tratta del Pontificio Comitato di Scienze Storiche, la Congregazione per l’Educazione Cattolica, la Congregazione per il Clero e la Congregazione per gli Istituti di vita consacrata, ubicati in piazza Pio XII 3, appena più avanti del colonnato del Bernini.
Il Pontefice – arrivato in mattinata in modo informale, scortato solo da un ufficiale della Gendarmeria Vaticana, senza segretari o assistenti – ha trascorso nel palazzo circa quattro ore salutando, piano per piano, i dipendenti dei diversi uffici e intrattenendosi fino alle 13. In ogni ufficio ha trascorso in media circa 30/40 minuti. L’iniziativa è nata dallo stesso Pontefice che, avendo l’agenda del mattino libera di impegni, ha espresso il desiderio di conoscere e passare un po’ di tempo con “i suoi impiegati”.
Alla Congregazione per l’Educazione Cattolica – come appreso da ZENIT – Francesco è giunto intorno alle 9.30, rimanendovi per quai un’ora. Tutti e 26 gli officiali si sono trovati nella sala riunioni e hanno raccontato al Papa la situazione, le sfide e il lavoro della Congregazione. Il Santo Padre, in silenzio e in ascolto per tutto il tempo, ha incoraggiato i dipendenti a proseguire il proprio lavoro, invitandoli ad essere “missionari e testimoni” e ad “andare incontro” alle persone che operano nel campo dell’istruzione.
Un settore di cui il Papa ha riconosciuto l’importanza specie in questo momento storico, come ha detto ai presenti, i quali hanno avuto modo anche di condividere con Bergoglio le preoccupazioni per il proprio lavoro. Al Pontefice, inoltre, è stato presentato il Congresso organizzato dalla Congregazione, in programma in Vaticano dal 18 al 21 novembre, sul tema “Educare oggi e domani. Una passione che si rinnova”, al quale ha assicurato la sua partecipazione.
Erano presenti naturalmente il cardinale Zenon Grocholewski, prefetto uscente, e il suo successore, il cardinale Giuseppe Versaldi, nominato lo scorso 31 marzo che assumerà piena funzione a partire del 8 giugno. L’incontro – è stato riferito a ZENIT – si è svolto “in un ambiente molto cordiale e familiare”.
A confermarlo anche lo stesso Grocholewski all’agenzia francese I.Media, alla quale ha sottolineato la grande “spontaneità” del Papa. “Abbiamo presentato i nostri progetti e il nostro lavoro, il Papa ci ha incoraggiato e soprattutto ha sottolineato la necessità dell’identità cattolica delle nostre istituzioni”, ha detto il porporato, rimarcando come il Vescovo di Roma si sia mostrato “molto sensibile ai problemi delle scuole cattoliche”, frequentate anche da tanti non cristiani.
Bergoglio si è recato poi negli altri uffici, sostando, di volta in volta, in preghiera davanti al Santissimo Sacramento custodito nelle cappelle di ogni Congregazione. È poi uscito dal garage sul retro del palazzo, intorno alle 13, a bordo di una insospettabile Ford Focus dai vetri oscurati, seduto a fianco all’autista, con la cintura di sicurezza allacciata. Ad attenderlo, intanto, un nugolo di giornalisti appostati fuori dal palazzo già da alcune ore con telecamere e macchine fotografiche. Gli stessi hanno inseguito la vettura nel momento in cui, svoltando verso gli archi del Passetto di Borgo, per rientrare in Vaticano da Porta Sant’Anna, è rimasta per qualche secondo bloccata nel traffico.
Dopo la visita di oggi, è stato già reso noto che il Santo Padre, il prossimo 1° giugno, si recherà nel Palazzo delle Congregazioni dal lato opposto di piazza Pio XII, dove sono ubicati gli uffici della Congregazione per il Vescovi, quella per il Culto Divino e il Pontificio consiglio per i Testi legislativi.
Non è la prima volta che il Papa incontra i dipendenti vaticani, è la prima volta però che lo fa fuori dalle mura leonine. Ricordiamo la visita agli uffici della Segreteria di Stato e quella sorpresa nella zona industriale, dove aveva salutato i falegnami e gli impiegati della centrale termica. In un’altra occasione Francesco si era recato alla mensa dei dipendenti, prendendo un vassoio e sedendosi ai tavoli per pranzare con i lavoratori.