Un peccatore investito dal sole della misericordia, provoca una grande festa in cielo. Il cielo è bello non perché senza nuvole, ma perché il suo manto regale è intessuto di nuvole imbevute di sole.
Che strano modo di leggere e di interpretare il cielo e il suo rapporto con la terra. Ma perché, mi chiedo, devono essere chiamate cattivo tempo quelle manifestazioni meteorologiche che ti donano un po’ di respiro liberandoti dalla calura?
Esco nel giardino di casa a guardare il cielo. Che spettacolo, mi sono detto, che spettacolo quelle nubi “sparse e cumuliformi”. Perché? Le osservavo nel momento in cui stava sorgendo il sole e, a poco a poco, ne vedevo riflessi tutti i colori di cui il sole è l’origine: dal rosso all’arancione, dal roseo al giallo-oro, dal verde al violetto.
Rientrando nella mia stanza, non potevo non sedermi al computer per dire a te e ripetere a me ciò che mi frullava dal cuore alla mente: Le nuvole grigie sporcano il cielo e lo rendono mesto. Le stesse nuvole esposte al sole indorano il cielo e lo trasformano in una festa di colori.
Una nuvola nera, investita dal sole, si adorna d’argento, manifesta i colori e moltiplica i riflessi di luce più di un cielo pulito.
Ho capito dove mettere me e te, con tutti quelli che tendono al grigio. Ho colto l’invito a esporci a quel Sole che ci fa essere luminosi e felici portatori di riflessi d’oro.
Ciao da p. Andrea
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