A conclusione della messa di canonizzazione delle quattro religiose, papa Francesco ha pregato per il Burundi, recentemente funestato da un colpo di stato ai danni del presidente in carica, Pierre Nkurunziza.
Sottolineando il “delicato momento” che sta attraversando il paese africano, il Santo Padre ha esortato a “pregare per il caro popolo del Burundi”, nell’auspicio che “il Signore aiuti tutti a fuggire la violenza e ad agire responsabilmente per il bene del Paese”.
Anche dopo il fallimento del colpo di stato, la capitale Bujumbura è stata teatro di vivaci proteste contro il governo centrale. Secondo alcuni dimostranti, il presidente Nkurunziza avrebbe violato la Costituzione, nel tentativo di farsi rieleggere per un terzo mandato.
Salutando le delegazioni giunte da Palestina, Francia, Italia, Israele e Giordania, paesi d’origine delle nuove sante, il Pontefice ha chiesto la loro “intercessione” per un “nuovo impulso missionario” nei medesimi paesi.
“Ispirandosi al loro esempio di misericordia, di carità e di riconciliazione, i cristiani di queste terre guardino con speranza al futuro, proseguendo nel cammino della solidarietà e della convivenza fraterna”, ha aggiunto.
Poco prima della recita del Regina Coeli, Francesco ha poi ricordato la figura di don Luigi Caburlotto, fondatore delle Figlie di San Giuseppe, beatificato ieri a Venezia, descrivendolo come “esemplare Pastore, che condusse un’intensa vita spirituale e apostolica, tutto dedito al bene delle anime”.