Sul colle romano dell’Aventino in Largo Arrigo VII, tra il Roseto Comunale e la Chiesa di Santa Prisca, è situata l’Accademia Nazionale di Danza, istituzione fondata nel 1940 dalla russa Jia Ruskaia (1), che da oltre sessant’anni promuove non solo la didattica universitaria del mondo della danza ma anche eventi legati al mondo della solidarietà, come ad esempio i concerti per la Caritas di fine giugno 2013 e 2014.
Il mese di maggio 2015 è l’occasione per aprire le porte dell’Accademia ai cittadini sia per la manifestazione Open House Roma 2015 – Scopri l’Architettura della Capitale – svoltasi il 9 e il 10 maggio – sia per la quarta rassegna Librindanza.
Sulla sede, inserita in un giardino di tremila metri quadrati e già presente in fonti cartografiche di metà ‘600 e metà ‘700, è intervenuto poi nel Novecento, in termini di rifacimento, l’architetto Gaetano Minnucci, con i tratti tipici del Razionalismo architettonico, pur mantenendo diversi elementi strutturali preesistenti. Di Minnucci la collocazione della scritta decorativa di commemorazione del dono mussoliniano: “Su questo colle donato dal Duce cresce ai nuovi destini la giovinezza di Roma…”.
Per Librindanza, oltre ai due appuntamenti già svolti (2), sono in programma, fino a fine mese altri tre eventi, sempre alle ore 18. Mercoledì 20 maggio la presentazione della rivista Journal of Dance Medicine & Science, sul rapporto danza medicina, mentre venerdì 22 avrà luogo la presentazione del libro di Lorenzo Tozzi intitolato Paola Leoni, Una straordinaria avventura.
La rassegna si concluderà mercoledì 27 maggio con la manifestazione Dona un tuo libro all’Accademia Nazionale di Danza, dove si invitano i danzatori, i cultori della danza, le istituzioni pubbliche e private, gli storici dell’arte e dello spettacolo a donare alla biblioteca dell’Accademia un libro, un video o una fotografia in modo da arricchirne il patrimonio e valorizzare l’idea di danza.
Ad inizio 2015, la biblioteca dell’Accademia ha compiuto il primo quinquennio di attività e si segnala per l’importante patrimonio deputato alla formazione delle giovani generazioni, che scelgono la danza come proiezione del loro futuro.
Così anni fa affermò la Ruskaja: “Comporre la danza come un modo di essere… la parola non potrà seguirla, il canto neppure”.
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NOTE
1) Jia Ruskaja è lo pseudonimo di Evgenija Borisenko. Arrivata in Italia nel 1921, sposerà poi il direttore del Corriere della Sera Aldo Borelli. Morì nel 1970 a Roma all’età di sessantotto anni ed è sepolta al cimitero acattolico di Roma.
2) Il 6 maggio la presentazione del libro di Elena Randi dal titolo La Danza del Novecento (Carocci Editore 2014) ed il 13 maggio il libro di Walter Vogel intitolato Pina sulla figura della coreografa e ballerina Pina Bausch. Curatori della rassegna sono Manuela Canali e Natalia Gozzano. [per informazioni disponibile il sito www.accademianazionaledanza.it ed il blog bibliotecadanzaccademia.blogspot.it].