Ancora attacchi dei fondamentalisti indù contro tre chiese protestanti in India, con croci distrutte, atti vandalici di vario genere e anche un tentativo di incendio a Indore.
Una delle cause scatenanti dell’aggressione sarebbe stato l’annuncio dell’inaugurazione di orfanotrofio gestito da missionari, da parte di Sonia Gandhi, leader del principale partito d’opposizione.
Principale sospettato dei gesti fanatici è il Sanskritik Jagran Manch, organizzazione locale della destra indù, che aveva minacciato una “azione diretta” in caso di effettiva inaugurazione della struttura.
Una chiesa anglicana ha riscontrato il danneggiamento del crocifisso e la distruzione del microfono e di alcuni utensili sacri.
In un’altra chiesa protestante, si è tentato di appiccare un incendio, gettandovi dentro stracci accesi. La polizia è intervenuta subito, impedendo la propagazione delle fiamme.
Contro la terza chiesa, gli estremisti hanno lanciato pietre contro le finestre, rompendo i vetri.
Intervistato da Asia News, Sajan George, presidente del Global Council of Indian Christians ha condannato “con fermezza” gli attacchi e ha preso atto della “spirale discendente in cui sta precipitando la libertà religiosa”.
Il leader cristiano ha quindi auspicato una maggiore vigilanza del governo contro i fanatici, “usando il Codice penale indiano come deterrente e avvertimento per gli altri gruppi radicali, che senza essere provocati aggrediscono la minoranza cristiana”.