In 4000 a Venezia per la beatificazione di Luigi Caburlotto

Il fondatore delle Figlie di San Giuseppe sarà elevato agli altari sabato 16 maggio

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È stata raggiunta la soglia delle 4000 persone “preiscritte” per partecipare alla messa di beatificazione di don Luigi Caburlotto (1817-1897) che sarà celebrata all’aperto, in Piazza San Marco a Venezia, la mattina di sabato 16 maggio con inizio alle ore 10.30.

Il rito della beatificazione sarà presieduto dal card. Angelo Amato, Prefetto della Congregazione vaticana per i Santi e delegato di Papa Francesco. Concelebrerà con lui il Patriarca di Venezia Francesco Moraglia insieme al cardinale brasiliano Odilo Pedro Scherer, arcivescovo di San Paolo, ed altri arcivescovi e vescovi provenienti da varie parti del mondo – tra cui l’arcivescovo di Tunisi mons. Ilario Antoniazzi e il vescovo ausiliare di Gerusalemme mons.  Giacinto-Boulos Marcuzzo – e, soprattutto, dal Triveneto.

A guidare i canti della liturgia vi sarà una corale di oltre 300 persone composta da più cori e formazioni musicali provenienti da Vittorio Veneto (con il maestro Giorgio Susana che dirigerà tutti), Lentiai, Spinea, Chirignago e Caorle più le “voci bianche” delle scuole San Giuseppe di Venezia e Caburlotto di Mestre. Saranno inoltre presenti la postulatrice della causa di beatificazione Silvia Correale, la miracolata Maria Grazia Veltraino (oggi 85enne, di Roma, guarita nel 2008 dopo 15 anni di malattia), superiori e superiore di ordini religiosi ed anche i sindaci e le autorità di varie località dove sono presenti le Figlie di San Giuseppe.

Non mancheranno i gondolieri veneziani che costituiranno un “picchetto d’onore” durante la celebrazione in quanto Caburlotto proveniva da una famiglia di gondolieri di “casada” (persone di fiducia dei nobili Persico a San Tomà).

Particolarmente nutrita la presenza di allievi, genitori, docenti, collaboratori, ex-allievi e amici provenienti dalle scuole in cui operano le Figlie di San Giuseppe; gruppi significativi arriveranno da Roma, Vittorio Veneto, Lentiai, Canale d’Agordo, Vodo di Cadore, Porcia, Spinea, Caorle, Chirignago ma anche da Pisticci (Matera), Fiesso Umbertiano, Oderzo e S. Polo di Piave, Salgareda, Cimadolmo, La Salute di Livenza, Claut, Cimolais, Milano, Brescia e Genova. Vi saranno, infine, anche i membri dell’Ordine secolare dei Servi di Maria che hanno scoperto, recentemente, di avere in Caburlotto un confratello.

Il rito potrà essere seguito anche attraverso la diretta televisiva (dalle 10.15) curata da Telepace e rilanciata anche da Telechiara (canale 14 del digitale terrestre).

Numerose le iniziative che accompagneranno a Venezia i prossimi giorni, nell’imminenza della beatificazione:

  • mercoledì 13 maggio, alle ore 20.30, nella chiesa parrocchiale di San Giacomo dall’Orio il vicariato di S. Polo – S. Croce – Dorsoduro propone un’ora di spiritualità sulla figura di don Luigi Caburlotto;
  • giovedì 14 maggio, alle ore 18.30, messa e rosario meditato (sulla spiritualità eucaristica) nella chiesa di S. Zulian, vicino a S. Marco;
  • venerdì 15 maggio, alle ore 18, nella chiesa di S. Sebastiano e cioè accanto alla cappella che custodisce l’urna del Beato, ci sarà un’ora di preghiera e spiritualità in preparazione immediata del grande evento.

Nel frattempo continua ad essere aperta e visitabile (già dal gennaio scorso), presso la Casa Caburlotto in Fondamenta Rizzi (vicino a Piazzale Roma), la mostra allestita da Manuela Grandesso su vita e opere del sacerdote veneziano che è stato grande educatore e parroco oltreché iniziatore dell’istituto religioso delle Figlie di San Giuseppe.

Nato a Venezia il 7 giugno 1817, Luigi Caburlotto, entrò nel seminario patriarcale nel 1835 e fu ordinato presbitero nel 1842. Dopo essere stato parroco a San Giacomo dall’Orio, nel 1850 dette vita a una scuola popolare per fanciulle povere, alcune delle quali diventarono le prime religiose dell’ordine da lui fondato nel 1854: le Figlie di San Giuseppe.

Nel corso della sua vita Carburlotto si occupò soprattutto dell’educazione dei giovani, in particolare presso l’Istituto Manin (sia nel ramo maschile, che in quello femminile), di cui fu commissario organizzatore fino al 1872, rettore fino al 1883, poi, in seguito sovrintendente. Nel 1881 si prese carico dell’orfanotrofio maschile dei Gesuati e di quello femminile delle Terese.

Sofferente di cuore per la maggior parte della sua vita, dovette rallentare notevolmente la sua attività negli ultimi anni. Morì il 9 luglio 1897, assistito dal patriarca di Venezia, Giuseppe Sarto (eletto papa sei anni dopo, con il nome di Pio X).

Nel 2009, le spoglie di Luigi Caburlotto sono traslate dalla casa generalizia ad una cappella della chiesa di San Sebastiano a Venezia.

Il processo di canonizzazione è stato aperto nel 1963, mentre nel 1994, san Giovanni Paolo II promulgò il decreto nel quale dichiarava che Luigi Caburlotto visse in grado eroico tutte le virtù cristiane.

Nella notte tra l’11 e il 12 febbraio 2008, Maria Grazia Veltraino – allora 78enne, affetta da dermatomiosite cronica da più di tredici anni, sette dei quali in carrozzella – guarì improvvisamente dichiarando di essere certa di aver ricevuto tale dono per intercessione del Beato.

Il 9 maggio 2014 Papa Francesco ha autorizzato la Congregazione delle Cause dei Santi a promulgare il decreto del riconoscimento del miracolo attribuito all’intercessione del Caburlotto.

***

Per info e approfondimenti:

www.beatificazioneluigicaburlotto.it

 

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ZENIT Staff

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