Anche in Togo la famiglia è vittima di “attacchi ideologici”

Papa Francesco raccomanda ai vescovi del paese africano, ricevuti in visita ad limina, di contrastare i “modelli di unione incompatibili con la fede cristiana

Print Friendly, PDF & Email
Share this Entry

È stata la famiglia il primo e principale tema sviluppato da papa Francesco nel suo discorso rivolto ai vescovi del Togo, da lui ricevuti stamattina in visita ad limina apostolorum.

Con riferimento al Sinodo dei Vescovi del prossimo ottobre, il Santo Padre ha auspicato che vengano recepiti gli aspetti positivi della famiglia in Africa, a partire dalla “accoglienza per la vita” e dal “rispetto per gli anziani”: un “patrimonio” che andrà “preservato” e dovrà servire da “incoraggiamento per gli altri”.

Parlando del sacramento del matrimonio, il Pontefice ha rilevato come, nella società togolese, questa “realtà pastorale” sia “ben accolta”, nonostante alcune “barriere di ordine culturale e giuridico” che a taluni precludono il “desiderio di fondare la propria vita di coppia sulla fede in Cristo”.

Del resto, nemmeno il Togo è risparmiato da “attacchi ideologici” e da promozioni di “modelli di unione e famiglia incompatibili con la fede cristiana”. A tal proposito, il Papa ha preso comunque atto della “vigilanza” che i vescovi stanno esercitando su questo tema, anche attraverso i media.

Secondo Francesco, una delle chiavi che permetterà alla chiesa togolese di affrontare le sfide attuali sarà la “formazione dei giovani”, per la quale è già in atto uno “sforzo notevole”.

“È fondamentale – ha aggiunto – che i giovani imparino a vivere la loro fede in modo coerente, a testimoniarla con autenticità e contribuire a una società più giusta e solidale”.

Il Papa ha poi parlato del “ruolo insostituibile” dei religiosi e delle religiose nell’evangelizzazione in Togo: ringraziandoli per il loro “impegno generoso al servizio di Cristo e della Chiesa”, Francesco ha auspicato che l’Anno della Vita Consacrata possa essere un proficuo momento di riflessione per loro.

Con riferimento al clero diocesano, il Santo Padre ha preso atto dell’“impegno appassionato e generoso”, arricchito da “numerose vocazioni” e da “seminaristi ben formati”.

Se i futuri sacerdoti saranno “radicati nei valori del Vangelo” e riceveranno un’adeguata “cura spirituale e pastorale”, ciò dovrebbe contribuire alla “lotta contro l’ambizione, il carrierismo, la gelosia, la mondanità, la seduzione del denaro e dei beni di questo mondo, in un celibato sincero e felicemente vissuto”.

Importante è anche il sostegno spirituale ai laici e a tutte le “opere di evangelizzazione e promozione umana”, purché la chiesa togolese non entri “direttamente nel dibattito, né nelle querelle politiche”.

Una “solida formazione” sarà richiesta a beneficio dei sacerdoti, anche nel campo del dialogo interreligioso, per il quale, il Pontefice ha riscontrato un buon livello di “convivenza pacifica, in particolare con l’Islam”, che andrebbe “mantenuta dato il contesto attuale dell’Africa occidentale”, ha sottolineato papa Francesco.

 

 

Print Friendly, PDF & Email
Share this Entry

Luca Marcolivio

Roma, Italia Laurea in Scienze Politiche. Diploma di Specializzazione in Giornalismo. La Provincia Pavese. Radiocor - Il Sole 24 Ore. Il Giornale di Ostia. Ostia Oggi. Ostia Città (direttore). Eur Oggi. Messa e Meditazione. Sacerdos. Destra Italiana. Corrispondenza Romana. Radici Cristiane. Agenzia Sanitaria Italiana. L'Ottimista (direttore). Santini da Collezione (Hachette). I Santini della Madonna di Lourdes (McKay). Contro Garibaldi. Quello che a scuola non vi hanno raccontato (Vallecchi).

Sostieni ZENIT

Se questo articolo ti è piaciuto puoi aiutare ZENIT a crescere con una donazione