In occasione del secondo anniversario del loro “fraterno incontro” a Roma, papa Francesco ha scritto al Patriarca di Alessandria, Sua Santità Tawadros II, rivolgendogli il proprio “apprezzamento per i legami spirituali che uniscono la sede di San Pietro e la sede di San Marco”.
Il Vescovo di Roma ha sottolineato l’“ecumenismo del sangue” che oggi più che mai lega i cattolici e gli ortodossi”, incoraggiandoli “lungo la strada verso la pace e la riconciliazione”.
Alla comunità cristiana d’Egitto e di tutto il Medio Oriente, il Papa ha assicurato la propria “incessante preghiera”, ricordando in modo particolare “i fedeli copti recentemente martirizzati per la loro fede cristiana. Possa il Signore accoglierli nel suo Regno”.
Nella missiva, Francesco sottolinea anche i “progressi” lungo il cammino dell’amicizia catto-ortodossa, frutto di un “unico battesimo” che unisce tutti i fedeli delle diverse chiese.
“Sebbene la nostra comunione sia ancora imperfetta, ciò che abbiamo in comune è più grande di ciò che ci divide”, scrive il Santo Padre, esortando tutte le chiese a “perseverare nel nostro viaggio verso la piena comunione, e crescere nell’amore e nella comprensione”.
Il Pontefice ha definito “particolarmente incoraggiante” che la Commissione Mista Internazionale per il Dialogo Teologico tra la Chiesa Cattolica e le Chiese Orientali Ortodosse abbia recentemente realizzato il documento L’esercizio di comunione nella vita della Chiesa delle origini e le sue implicazioni nella ricerca della comunione al giorno d’oggi.
“Sono certo – prosegue il Papa – che Sua Santità [Tawadros II, ndr] condivide la mia speranza che questo vitale dialogo proseguirà e porterà abbondante frutto”. Ha poi espresso la propria gratitudine in modo particolare per la “volontà del Patriarcato della Sede di San Marco di ospitare il prossimo incontro della Commissione al Cairo”.
Nella sua lettera Francesco evidenzia anche le “sfide” che i cristiani affrontano in tutto il mondo e che richiedono “collaborazione” nel confronto su vari temi.
Esprimendo apprezzamento in modo particolare per la presenza di un delegato della chiesa d’Alessandria all’assemblea sinodale straordinaria dello scorso ottobre, il Santo Padre ha infine manifestato la propria speranza che la cooperazione catto-ortodossa sul tema della famiglia, possa proseguire, in modo particolare riguardo ai “matrimoni misti”.