Fratellanza universale

Un penitenziario diventato convento: chi abita dentro le sue mura lo fa ora per propria scelta, per vocazione e per amore del prossimo

 

Share this Entry

Alla guida turistica interessava poterci istruire sulla storia e l’importanza dei vari monumenti che avremmo visitato.

Arrivati in città, la guida ci accompagnò a visitare anche un monastero chiamato “Le carceri”. Entriamo e vi troviamo dentro monache di clausura… Gente serena e piena di pace…

Persone che vi abitano non solo volentieri, ma che hanno fatto di quel carcere un luogo scelto proprio per vivere, chiuse dentro, la loro vocazione: vita comunitaria, fondata sull’amore del vangelo. Persone donate totalmente a Dio per essere totalmente a beneficio del mondo.

Quella costruzione è chiamata “Le carceri” perché tanti anni fa era un penitenziario, dove venivano rinchiusi delinquenti e assassini.

“Ma – chiede il mio amico – quale ristrutturazione è stata apportata a questo ambiente carcerario per trasformarlo in convento?”

Nessuna – gli fu risposto – stessi muri, stesse inferriate, stessa clausura…Ma sono cambiate le persone; anzi sono cambiati i rapporti tra le persone. Prima era un carcere, un ambiente di “restrizione” perché chi vi abitava era costretto a starci con la forza, contro la propria volontà e con rapporti di odio.

Ora è diventato un convento perché chi abita dentro queste mura è in libertà: vi abita cioè per propria scelta, per vocazione e per amore del prossimo. L’Amore è  base d’ogni fratellanza e libertà.

Ciao da p. Andrea

Per richiedere copie dei libretti di padre Andrea Panont e per ogni approfondimento si può cliccare qui.

Share this Entry

Andrea Panont

Sostieni ZENIT

Se questo articolo ti è piaciuto puoi aiutare ZENIT a crescere con una donazione