Don Guanella: l’urna a Bari

Accolta in un centro anziani intitolato al santo, l’urna sarà portata venerdì nella parrocchia di Maria Santissima Addolorata, dove resterà fino all’11 maggio

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È arrivata oggi pomeriggio a Bari, presso il Centro Anziani Don Guanella l’urna di San Luigi, pellegrina dal 16 aprile nelle comunità del Centro Sud Italia. Ad accoglierla 96 nonni tra i 65 e i 102 anni con le loro famiglie e circa 60 operatori.

Tra loro anche il card. Francesco Monterisi, Arciprete emerito della Basilica di San Paolo fuori le Mura, che presiederà la celebrazione eucaristica. A seguire, in programma un evento al giorno: concerti di musica sacra, religiosa, classica per sottolineare il clima di festa. Dal Centro Anziani – inaugurato nel 1984, che propone terapie riabilitative, occupazionali con laboratorio teatrale, musicale, arti pittoriche, manualità, stimolazione cognitiva e animazione – l’urna sarà portata venerdì 8 maggio con una fiaccolata alle ore 20 nella parrocchia guanelliana di Maria Santissima Addolorata dove resterà fino all’11 maggio.

“Non siamo noi ad andare in pellegrinaggio – sottolinea don Santino Maisano, 56 anni, da 11 parroco della comunità – è un santo, che ha trasfigurato con la sua vita quella di poveri ed abbandonati, a venire a trovarci. Una grande opportunità in questo anno centenario della sua nascita al cielo, che vuole interpellare le coscienze, per una rinnovata esperienza di fede che sappia generare relazioni capaci di autentica solidarietà”.

E tra i bisogni percepiti dalla comunità, su un territorio di circa 10 mila fedeli, don Santino al primo posto segnala le famiglie ferite: “veramente tante, separate, divorziate, allargate, provate da perdita del lavoro di uno dei coniugi. Una figura paterna spesso svilita, dal carattere “dimissionario”, che genera instabilità”. Per loro ascolto al primo posto ed itinerari di fede per recuperare la bellezza del sacramento e, lì dove non è possibile, accompagnamento dei figli a comprendere che il divorzio è tra i genitori e non dai figli. “Sono proprio i ragazzi – circa 300 quelli che frequentano la catechesi – che danno loro l’opportunità, volendo, di riprendere un cammino”.

Sul fronte delle povertà da segnalare il servizio del Centro di ascolto Caritas che accoglie famiglie bisognose di altri quartieri e quelle del vicino campo rom, offrendo ascolto e generi di prima necessità. “Quattro anni fa – sottolinea don Santino – abbiamo tentato l’inserimento nelle scuole dei bambini del campo; alcuni sono rimasti, altri non stanziali sono ripartiti”.

Ma sono i giovani, la forza della comunità: “in 100 frequentano l’oratorio, 200 l’estate per il grest. A seguirli è don Salvatore Alletto, 33 anni, che è anche Cappellano al Politecnico dal 2013. “Da quasi15 anni siamo presenti nella Cappella “Sedes Sapientiae”. È un servizio che ruota intorno a tre parole: chiesa, cultura e carità. “Ogni mattina – spiega don Salvatore – celebro la Messa prima dell’inizio delle lezioni e poi mi metto a disposizione per incontrare e dialogare con gli studenti: in cappella, in atrio, al bar o fra i corridoi. Abbiamo iniziato un percorso alla riscoperta del Credo in 10 incontri, durante la pausa pranzo, con 20 giovani studenti. Nei tempi forti una volta a settimana la Lectio Divina”.

A livello culturale, avviato il Cineforum, incontri su temi di attualità, un Coro composta da una quindicina di elementi fra studenti, docenti e personale. Infine una domenica al mese un gruppo di una ventina di studenti dedicano un pomeriggio all’animazione e al servizio presso il Centro Anziani dell’Opera.

“Difficile quantificare il numero dei giovani che incontro; nelle varie attività ne sono coinvolti una settantina. Quelli che conosco o incontro naturalmente sono molti di più, anche non credenti. Gli altri cerco di raggiungerli tramite i social e in particolare con il Tweet del giorno, una brevissima riflessione alla luce del versetto quotidiano del Vangelo . Abbiamo un sito internet www.cappellapoliba.it e un account Facebook Cappella Universitaria PoliBa”, conclude poi il sacerdote.

Un servizio in rete con la Comunità di Accoglienza Vocazionale e di Formazione. “Siamo duesacerdoti e un giovane in discernimento”, sottolinea don Salvatore. Operativo dal 2007, si occupa dell’animazione vocazionale e del Movimento Giovanile Guanelliano. Offre percorsi di discernimento e accompagnamento per giovani in ricerca della propria vocazione in modo particolare per giovani delle scuole superiori ed universitari.

“Quest’anno abbiamo offerto un percorso ad una decina di ragazzi con l’esperienza mensile Sichem. Abbiamo un foglio di collegamento “Fermento” che è anche un’iniziativa di preghiera per le vocazioni (bari.cav@guanelliani.it).

L’urna sarà visitata sabato mattina dai ragazzi delle scuole del territorio, nel pomeriggio dalle famiglie della comunità. In serata uno spettacolo musicale con musiche guanelliane e approfondimenti sulla vita del Santo. Domenica pomeriggio in programma l’incontro della famiglia guanelliana presente in Puglia – religiosi, religiose, giovani e laici – con testimonianze e l’intervento del Vicario generale, don Umberto Brugnoni e alle 18:30 la celebrazione eucaristica presieduta dal Card. Francesco Cacucci, Arcivescovo di Bari-Bitonto, che porterà la Benedizione di Papa Francesco.

“Siamo fortemente interpellati dalle nuove povertà – spiegano i padri guanelliani – prima tra tutti la tragedia dei migranti, in cerca di futuro. La civiltà dell’inclusione è cominciata profeticamente con personaggi come don Bosco, don Orione, don Cottolengo e don Guanella, quattro santi sociali che si sono imposti come testa di ponte tra l’Ottocento e il Novecento: hanno inaugurato un nuovo Vangelo della carità e hanno donato nuova linfa alla missione della Chiesa nel mondo, a partire dal nostro Paese. Qui a Bari, da oltre trent’anni il Carisma di don Guanella rivive nelle sue opere, che a questi nuovi bisogni vuole trovare risposte di vita”.

 

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ZENIT Staff

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