Dalla solidarietà alla fraternità: un “laboratorio” in vista di Firenze 2015

Si apre a Perugia il primo di tre appuntamenti in vista del prossimo Convegno Ecclesiale Nazionale

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Si terrà a Perugia dal 7 al 9 maggio il primo dei tre “Laboratori” nazionali di preparazione al Convegno Ecclesiale Nazionale di Firenze. Il Laboratorio avrà per tema Dalla solidarietà alla fraternità: identità, estraneità e relazioni per un nuovo umanesimo.

L’evento è organizzato e promosso dall’Ufficio Nazionale per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso della Conferenza Episcopale Italiana, dal Dipartimento di Filosofia-Scienze sociali-umane e della formazione dell’Università degli studi di Perugia, dalla Commissione politiche sociali e lavoro della Conferenza Episcopale Umbra e dall’Istituto Teologico di Assisi. La sede del convegno è  l’Auditorium Centro Congressi FIGC (Strada di Prepo 2, Perugia).

L’appuntamento rappresenta una tappa importante, per tutta la Chiesa italiana, nel percorso di avvicinamento all’appuntamento di Firenze. Il convegno di Perugia è organizzato in stretta collaborazione con l’Università degli Studi di Perugia e prosegue il percorso formativo e culturale sul tema del nuovo umanesimo proposto dall’associazione culturale Stromata; si pone in linea di continuità con i convegni organizzati dal 2007 dalla Scuola di Formazione politica Agorà – nello specifico Per un nuovo umanesimo del 2011 e I desideri l’uomo del 2013; raccoglie l’eredità dell’importante iniziativa internazionale organizzata dalla Conferenza Episcopale Umbra nel novembre del 2013 dal titolo Custodire l’umanità. Verso le periferie esistenziali; e si riconnette, infine, con il recente convegno internazionale organizzato a Rio de Janeiro Il sé e l’altro.

Nel convegno di Perugia saranno valorizzate alcune esperienze sul campo che riflettono sul rapporto tra umanesimo e concezioni religiose. In un contesto di dialogo si tratterà di far emergere la specificità del nuovo umanesimo in Gesù Cristo, in riferimento alla questione antropologica, con un’attenzione per i temi della pace e della violenza.

L’iniziativa è stata pensata in collaborazione con alcune importanti istituzioni internazionali di ricerca, come l’Università Cattolica di Lyon, Notre Dame University, PUC di Rio de Janeiro e l’Istituto Universitario Sophia di Loppiano, oltre che dell’Istituto Teologico di Assisi (aggregato alla Pontificia Università Lateranense). Alcuni docenti di questi Atenei, insieme a quelli dell’Università di Perugia, fanno parte del Comitato scientifico del Convegno.

A fare gli onori di casa sarà l’arcivescovo di Perugia-Città della Pieve, S.Em.za il Card. Gualtiero Bassetti, che aprirà il Convegno con Don Cristiano Bettega, direttore dell’Ufficio Nazionale per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso. Si parlerà di Fraternità e dialogo interreligioso con Marco Impagliazzo (Università per Stranieri di Perugia) e Roberto Morozzo della Rocca (Università Roma 3), e di Società civile, fraternità e dialogo interreligioso con Francesco Fistetti (Università di Bari), Letterio Mauro (Università di Genova) e Fulvio Longato (Università di Trieste). Venerdì il tema Nel nome dell’Unico, per un’antropologia di pace sarà affrontato da Piero Coda (Istituto universitario Sophia), Adnane Mokrani (Pontificio Istituto di studi arabi) e Giuseppe Laras (rabbino capo di Ancona) con l’introduzione del vescovo di Città di Castello, S.E. Mons. Domenico Cancian. Quindi verrà presentato il tavolo ebraico-cristiano-islamico di Firenze da Marco Bontempi. A seguire il confronto su Epifania dell’altro e disvelamento del sé con Maria Clara Bingemer (Pontificia Università di Rio de Janeiro), Paulo Fernando de Andrade (Pontificia Università di Rio de Janeiro) e Roberto Repole (presidente Associazione teologica italiana). Infine il dibattito su Etica ed economia: la ferita dell’altro con Emmanuel Gabellieri (Università Cattolica di Lyon), Alain Caillè (Università Paris X) e Luigino Bruni (Università Lumsa). Sabato il dialogo su L’uomo, tra Oriente e Occidente con Massimo Raveri (Università Ca’ Foscari di Venezia), Svamini Hamsananda Giri (Unione induista italiana) e Raffaello Longo (Unione buddista italiana). Le conclusioni sono affidate al filosofo Adriano Fabris.

Sarà possibile seguire l’evento in diretta streaming collegandosi al sito web www.firenze2015.it. Gli utenti di Twitter potranno inoltre partecipare al live twitting con l’hashtag #Firenze2015Lab. Fra le proposte «digitali» innovative anche l’apertura dei momenti di dibattito a quanti seguiranno il Laboratorio a distanza. Sarà possibile infatti inviare tramite messaggi diretti all’account @Firenze_2015 (o via email) domande sui temi discussi nelle sessioni in programma nelle mattinate di venerdì 8 e sabato 9 maggio. Le domande, raccolte e selezionate dalla redazione, verranno girate direttamente ai relatori.

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ZENIT Staff

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