Lettura
Nel Vangelo di Marco, Gesù è quasi sempre in movimento. Anche nel brano che la Chiesa ci propone per la liturgia eucaristica di oggi, Gesù si sta muovendo. Ancora una volta, alcuni farisei si avvicinano a Gesù per metterlo alla prova. Questa volta si tratta della questione che regolava il divorzio. Gesù, molto duramente, spiega che chiunque abbandona il coniuge, unendosi con un’altra persona, commette adulterio.
Meditazione
Dalla Chiesa, oggi si pretende che permetta le unioni tra omosessuali e le nuove nozze dei divorziati. Ma se guardiamo a quanto Gesù ha detto, questo non sembra sostenibile. Gesù, a ben vedere, è stato molto più rigido ed esplicito dei farisei. Loro, infatti, grazie alla norma data da Mosè, conoscevano la possibilità per l’uomo di ripudiare la moglie, basandosi sul passo del libro del Deuteronomio 24,1-3. Ma Gesù non accetta nessuna eccezione. Sostiene esplicitamente che il matrimonio è tra uomo e donna. E altrettanto esplicitamente sostiene che le seconde nozze – dopo il ripudio – sono adulterio. Se la Chiesa vuole essere fedele a Gesù non ha possibilità, quindi, di cambiare alcunché alla dottrina che ha fin’ora sostenuto. È inutile, perciò, chiedere alle Guide della Chiesa cose che andrebbero contro quanto chiesto da Gesù. Fanno molto riflettere le parole di Gesù anche a chi non ha commesso adulterio o vive una relazione omosessuale. Non siamo forse tutti tentati di aggiustarci i precetti del Signore a nostro piacimento? Non troviamo scuse per tutto? È ormai un uso abbastanza frequente mentire per togliersi dai guai: sul posto di lavoro, con gli amici, anche con il coniuge. Facilmente pensiamo di poterci scusare sostenendo che alcune nostre brutte abitudini sono frutto di qualche meccanismo psicologico che ci porta ad essere in certo modo. E poi è facile pensare che Dio – che Gesù – tanto ci perdonerà. Che solo la Chiesa è rigida, mentre Dio accetta tutto. Ma non è certo così semplice. Gesù perdonò – e la Chiesa perdona – coloro che, con cuore contrito, chiedono perdono. Non è noto che Gesù abbia accettato chi ha cambiato le regole per renderle più facili, o chi le abbia aggiustate per poter comodamente continuare a fare ciò che vuole. Ma ha perdonato chi onestamente prova a seguirlo nella strada stretta e non sempre ci riesce.
Preghiera
«Signore Gesù, fammi conoscere chi sei. […] Dammi il coraggio di osare. Fammi consapevole del mio bisogno di conversazione, e permetti che con serietà lo compia, nella realtà della vita quotidiana. E se mi riconosco, indegno e peccatore, dammi la tua misericordia. Donami la fedeltà che persevera e la fiducia che comincia sempre, ogni volta che tutto sembra fallire» (Romano Guardini).
Agire
Mi accorgo che ancora talvolta mi “aggiusto” le regole a piacere mio? Oggi trovo una regola che frequentemente “aggiusto” e la osserverò alla lettera.
Meditazione del giorno a cura della prof.ssa Alexandra von Teuffenbach, docente di Teologia e Storia della Chiesa, tratta dal mensile “Messa Meditazione”, per gentile concessione di Edizioni ART. Per abbonamenti info@edizioniart.it