In cosa consiste lo “Human Flourishing”? Cosa permette ad un essere umano di fiorire, crescere e svilupparsi? È possibile fiorire all’interno di un’azienda e come tale? Queste le domande poste nel corso del XXI Convegno Internazionale della Facoltà di Filosofia della Pontificia Università della Santa Croce, tenutosi in collaborazione con il Centro di Ricerca Markets, Culture and Ethics. Il convegno: “Personal Flourishing in Organizations”, svoltosi il 24-25 febbraio 2014, ha visto coinvolti filosofi e uomini d’affari nella ricerca di una concreta e teoretica solida base del tema.
Ha aperto il Convegno il prof. Luis Manuel Calleja della IESE Business School, il quale ha tenuto una lezione dal titolo: “Etica istituzionale: Condizione per lo sviluppo personale”. “Essere un bravo professionista significa essere etico”, così ha dichiarato Calleja. Come la maggior parte delle persone cresce attraverso il proprio rendimento effettivo nel lavoro, così nelle istituzioni sono necessarie strutture buone e flessibili che cerchino di favorire la crescita personale di tutti i loro membri.
La prof.ssa Federica Bergamino della Pontificia Università della Santa Croce ha illustrato una modalità per favorire questa crescita nella sua spiegazione del “Coaching: Natura e Fondazione Antropologica”, nella quale ha delineato i criteri ed i principi del coaching, le sue radici psicologiche e i fondamenti antropologici. La prof.ssa Bergamino ha spiegato che il coaching è una disciplina incentrata sul come aiutare la persona a raggiungere i propri obiettivi in modo efficace e rapido, evitando l’arte dell’auto-sabotaggio.
Il prof. Manuel Guillen della Universidad de Valencia, nel suo discorso dal titolo: “Giustificazione delle migliori teorie motivazionali umane per il fiorire della persona nelle organizzazioni”, ha invece raggruppato i contemporanei modelli motivazionali e ha dimostrato che questi fattori stimolanti possono essere compresi attraverso le distinzioni aristoteliche di beni utili, piacevoli e morali con l’aggiunta di quei beni spirituali introdotti dalla venuta di Cristo.
Nel secondo giorno del Convegno, il prof. Juan Andres Mercado della Santa Croce e Vice-Direttore del Centro di Ricerca Markets , Culture and Ethics ha tenuto un discorso dal titolo: “Vita riuscita classica o sviluppo personale odierno?”. Negli ultimi decenni, ha spiegato, il dialogo si è incentrato tra la psicologia e le tesi etiche di Platone e Aristotele, e in questo dialogo la domanda fondamentale della felicità si interfaccia con la domanda che l’individuo si pone di fronte alla vita: “Che tipo di persona voglio essere?”. La base della riflessione etica è quindi la chiarezza di intenti rispetto a quale tipo di vita condurre e a come orientare i propri desideri in questa direzione.
Il prof. Brian Engelland della Catholic University of America della Facoltà di Economia e Commercio ha poi presentato una lezione sul “Teambuilding, Virtù e Personal Flourishing”, sottolineando sia l’ importanza della fiducia, del capitale umano e del capitale sociale, sia l’esercizio delle virtù cardinali nel team-building. Il Prof. Robert A. Gahl della Pontificia Università della Santa Croce ha concluso con una relazione dal titolo: “Tempo, storia, autocomprensione corporativa e successo personale”. Ha sottolineato che l’integrazione di diverse discipline come la psicologia, la teoria manageriale, la neuroscienza e l’etica narrativa, può consentire una migliore comprensione e il perseguimento dello Human Flourishing. Questa integrazione consente la valutazione del rapporto “tra la propria storia di vita e le sue componenti temporali nel perseguimento degli obiettivi aziendali strategici”.
Ogni giornata si è conclusa con alcuni workshops sulle varie tematiche, con dei papers forniti dai filosofi e dai professori delle business school provenienti da diversi paesi, e con un dibattito sullo Human Flourishing e le modalità della sua continua realizzazione concreta. Lo Human Flourishing, e i partecipanti sono d’accordo, è possibile, ma richiede l’impegno di tutti e di ciascuno di noi.