Dio non aspetta il futuro; ha gia tutto; è da sempre e per sempre. Così è per chi vive in Lui.
Con il passar del tempo e con la pazienza che ha il creatore… duemila anni sono un batter d’ali. So che le luci delle stelle che vedo brillare in cielo arrivano a noi dopo migliaia di anni luce. Sono queste luci la misura del tempo; non i nostri piccoli tempi .
Spesso mi assale una specie di rammarico per aver perso tutto ciò che è di Dio, tutto ciò che di bello, di buono e di straordinario è accaduto prima che io venissi alla luce, tutto ciò che di buono ha vissuto e provato l’umanità prima della mia nascita; o il timore di essere privato di tutto il bene che arriverà dopo la mia scomparsa.
Si dice “ chi vivrà vedrà”. Vedrà le meraviglie che gli uomini, e Dio con loro, faranno dopo la mia morte. Ma questo rammarico lo posso cancellare se amo il prossimo nell’attimo presente.
Questa è la posizione più valida, direi strategica per vedere e godere in Dio, al massimo grado consentito ad una creatura, tutto ciò che di più grande e di più bello sia mai esistito o accaduto prima della mia venuta in questo mondo e tutto ciò che di meraviglioso possa ancora accadere dopo la mia morte.
E’ il punto di vista dell’Amore che è tutto nel Presente. Ieri il papa così si è espresso: di fronte alla modernità dell’oggi, domani è già passatissimo.
Ciao da p. Andrea
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