La preghiera del Papa per l'Ucraina al centro del secondo giorno di Concistoro

Bergoglio ha poi raccontato di aver letto approfonditamente la relazione di ieri del card. Kasper sulla famiglia e di aver pensato che “questo si chiama fare teologia in ginocchio”

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È stata l’Ucraina il centro della seconda giornata dei lavori del Concistoro straordinario, in corso nell’Aula Nuova del Sinodo in Vaticano, sul tema della famiglia. Il Papa ha iniziato la sessione con una preghiera per il Paese devastato in questi giorni da violente proteste che hanno causato finora circa 40 morti.

Dopo la recita dell’Ora Terza, Francesco ha inviato “un saluto, non solo personale ma a nome di tutti, ai cardinali ucraini – il cardinale Jaworski, arcivescovo emerito di Leopoli, e il cardinale Husar, arcivescovo maggiore emerito di Kiev – che in questi giorni soffrono tanto e hanno tante difficoltà nella loro Patria”.

“Forse sarà bello fare arrivare questo messaggio a nome di tutti: siete d’accordo, tutti voi, con questo?”, ha chiesto il Pontefice, tra gli applausi dell’assemblea. Ha poi richiamato la relazione introduttiva sulla famiglia svolta ieri dal cardinale Walter Kasper.“Ieri – ha detto – prima di dormire, ma non per addormentarmi … ho letto – ho riletto – il lavoro del cardinale Kasper e vorrei ringraziarlo, perché ho trovato profonda teologia, anche un pensiero sereno nella teologia”.

“E’ piacevole leggere teologia serena”, ha affermato il Santo Padre, confermando di aver trovato nella relazione del porporato tedesco “quello che Sant’Ignazio ci diceva, quel sensus ecclesiae, l’amore alla Madre Chiesa, lì”. “Mi ha fatto bene e mi è venuta un’idea”, ha poi annunciato, aggiungendo: “Mi scusi Eminenza se la faccio vergognare, ma l’idea è: questo si chiama fare teologia in ginocchio”.

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Salvatore Cernuzio

Crotone, Italia Laurea triennale in Scienze della comunicazione, informazione e marketing e Laurea specialistica in Editoria e Giornalismo presso l'Università LUMSA di Roma. Radio Vaticana. Roma Sette. "Ecclesia in Urbe". Ufficio Comunicazioni sociali del Vicariato di Roma. Secondo classificato nella categoria Giovani della II edizione del Premio Giuseppe De Carli per l'informazione religiosa

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