Cristo al primo posto

Meditazione quotidiana sulla Parola di Dio

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Lettura

Gesù spiega, nel Vangelo di oggi, cosa significa seguirlo. Significa rinnegare se stesso e prendere la propria croce. La salvezza della propria vita, spiega Gesù non dipende da noi, ma dal “perdere” la propria vita a causa del Vangelo. 

Meditazione

C’è una fondamentale differenza tra le varie pratiche o tecniche di meditazione e auto-rilassamento varie – importate soprattutto dall’Estremo Oriente – e quanto propone il Cristianesimo. Gesù non parla in nessun modo di salvare la propria vita con delle “tecniche” – o con i comandamenti o i precetti – ma parla di “rinnegare se stessi”. E questo è spiegato molto precisamente: si tratta di prendere ciò che la vita ci propone – le nostre “croci” – e incamminarci nella Sua sequela. Egli non ci spiegherà come poter alleggerire la nostra croce, come sentirla meno pesante. Gesù ci chiede di “perdere la vita per Lui e per il Vangelo”. Il Cristianesimo, dunque, non è una tecnica per vivere bene. È una Persona che ci chiede di lasciare la vita – la nostra, a volte dolorosa, esistenza – completamente nelle sue mani. Ma, potremmo chiederci, allora il Cristianesimo cosa offre? Possiamo dirlo in modo radicale: in verità non offre nulla per questo mondo. Ma offre molto per il “mondo che verrà”. Noi siamo cristiani non, primariamente, per “guadagnare” qualcosa in questo mondo, ma per dare qualcosa. Affidare la propria vita al Signore: completamente, senza un proprio tornaconto e con la pesante croce sulle spalle, che qualcuno quasi non riesce più a portare. Anche strisciando con la croce sulle spalle, anche in quella situazione! La soluzione non è data da qualche “tecnica”. La soluzione unica possibile per aver salva la vita, è guardare al Signore, affidarsi a Lui, farsi guidare da Lui fino a perdere la vita per Lui. È il Lui il centro di tutto, non lo sono i nostri bisogni, il nostro dolore, il nostro dispiacere. Ed è questa l’unica salvezza possibile, tutto il resto, tutte le soluzioni umane sono un inganno temporaneo. Osservando i Santi che ci hanno preceduti, la vita vissuta fino a perderla per Gesù e il Vangelo è molto più ricca e profondamente soddisfacente, di quanto si possa pensare. 

Preghiera

Signore, la lista delle cose che ti vorrei chiedere è lunga. Ci sono le cose per me. La mia salute, il benessere, il coniuge, i figli. Poi, Signore, lo sai: anche quando ti chiedo per altri, troppo spesso è perché io non posso vederli soffrire. Sempre sono “io” al centro delle mie richieste. Ma tu mi hai chiesto di mettere al centro “Cristo” e il Vangelo. Aiutami, Signore, a liberarmi da questo esagerato girare intorno a me stesso. 

Agire

Faccio una lista delle cose più importanti nella mia vita. Mi chiedo: Cristo dove l’ho messo? Ridefinire l’importanza delle cose nella mia vita è un compito assai impegnativo! 

Meditazione del giorno a cura della prof.ssa Alexandra von Teuffenbach, docente di Teologia e Storia della Chiesatratta dal mensile “Messa Meditazione”, per gentile concessione di Edizioni ART. Per abbonamenti  info@edizioniart.it

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ZENIT Staff

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