Concistoro: bellezza e problemi della famiglia al centro del dibattito

Padre Lombardi racconta in conferenza stampa i contenuti della prima sessione mattutina della riunione dei cardinali, analizzando in particolare la relazione del cardinale Kasper

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Un periodo intenso, ricco di avvenimenti, quello che la Chiesa vive in questi giorni. Terminata la terza manche di riunioni del C8, si è aperto oggi il Concistoro straordinario nell’Aula nuova del Sinodo, in Vaticano. 150 i porporati partecipanti, accolti stamane dal saluto del cardinale Sodano e dall’intervento di Papa Francesco. Poche le parole del Santo Padre, eppure – ha raccomandato padre Federico Lombardi, nel briefing di oggi in Sala Stampa vaticana – bisogna “meditarle e analizzarle, leggerle con molta attenzione, perché sono state lungamente pensate dal Papa” per impostare un orientamento del lavoro dei prossimi giorni.

Il portavoce vaticano si è soffermato sulle parole del Papa sulla famiglia, tema scelto per il Concistoro. E ha evidenziato, in particolare, la raccomandazione del Pontefice ad “approfondire la teologia della famiglia e la pastorale” con profondità e “senza cadere nella casistica”. Una “indicazione precisa”, questa, ha rilevato Lombardi, con cui il Papa invita ad una riflessione profonda su questa “cellula fondamentale della società” oggi “disprezzata, maltrattata”. Obiettivo di Bergoglio, ha spiegato il gesuita, è “evitare la frammentazione del discorso ad una enumerazione di situazioni troppo particolari di vita familiare”, rischiando poi di “non riuscire ad elevare la discussione ad una visione generale”. La riflessione sulla famiglia auspicata dal Santo Padre non deve restringersi, dunque, solo a problematiche come quella dei divorziati risposati, ad esempio, ma allargarsi ad una prospettiva più ampia che si rifletta poi in azioni pastorali a largo raggio.

Ed è in quest’ottica che si è posta la relazione introduttiva del cardinale Kasper sulla famiglia. Una relazione “molto ampia, teologicamente fondata, profonda” e “in grande sintonia” con quanto detto dal Papa, ha osservato Lombardi. “Si vede – ha sottolineato – che veramente c’è una impostazione molto coerente con la prospettiva che il Papa dà. Quindi, di guardare con realismo alla realtà della famiglia, ma con il grande desiderio di vederne l’inserimento nella realtà, nel piano di Dio e tutto quello che è bello della famiglia annunciata anche dal Vangelo”.

Sono cinque i punti fondamentali su cui il porporato tedesco ha strutturato la sua relazione, volta a “riscoprire e annunciare il Vangelo della famiglia in tutta la sua bellezza”. “La famiglia nell’ordine del Creato”, innanzitutto: ovvero, “la visione della famiglia nella prospettiva biblica della Genesi e del piano di Dio”, che esclude quindi ogni tipo di unione tra persone dello stesso sesso. Un argomento, questo, a cui forse si farà accenno en passant durante gli interventi liberi dei cardinali – ha detto Lombardi in risposta a dei giornalisti – ma che sicuramente non costituisce uno dei punti centrali della riflessione del Collegio.

Secondo punto è invece “le strutture del peccato nella vita della famiglia”, dunque “i problemi, le tensioni, le alienazioni”, ad esempio, nel rapporto tra uomo e donna, corpo e spirito, uomo e natura, come pure le liti in famiglia o le sofferenze e le difficoltà delle donne e delle madri. Terzo punto è poi “La famiglia nell’ordine cristiano della redenzione”, riprendendo le parole di Cristo nel Vangelo, quelle della Lettera agli Efesini e di altri riferimenti neotestamentari.  

Nella relazione – ha proseguito padre Lombardi – si è poi affrontato il tema della famiglia come Chiesa domestica, fulcro dell’intera riflessione. Anche qui una visione non limitata alla “famiglia nucleare”, ma ampliata alla dimensione della famiglia “che si allarga”, “che è ospitale” e “luogo d’incontro”, evocando i gruppi di preghiera, le piccole comunità, le comunità di base e così via. Il tutto, per rimarcare “il ruolo della famiglia nella vita della Chiesa e nella nuova evangelizzazione”.

In ultima analisi, il cardinale Kasper ha dedicato grande spazio al problema dei divorziati risposati, senza però avanzare proposte e tantomeno soluzioni a riguardo. Anche perché – ha spiegato padre Lombardi – le riflessioni dei cardinali nel Concistoro non vogliono anticipare il cammino del Sinodo, ma piuttosto essere una ouverture della “sinfonia di tutte le voci della Chiesa” che si riuniranno il prossimo ottobre. Quindi, ha spiegato il portavoce vaticano, il cardinale si è limitato a ribadire “il binomio inscindibile della fedeltà alle parole di Gesù e della misericordia, della comprensione della misericordia di Dio, nella vita delle persone e quindi nell’azione pastorale della Chiesa”.

Ha poi parlato anche delle tematiche circa la validità del matrimonio, “evocando ad esempio il discorso di Papa Francesco del 24 gennaio agli officiali del Tribunale della Rota, in cui parlava della dimensione giuridica e della dimensione pastorale, che – ha precisato – non sono in contrapposizione”. In tal contesto, molti riferimenti sono andati ai contributi di Benedetto XVI, da Papa e da cardinale. Quindi, ha affermato il direttore della Sala Stampa, “al di là del rigorismo e del lassismo, si è riflettuto se la via del sacramento della penitenza sia un cammino con cui cercare soluzioni alle situazioni difficili in cui veniamo a trovarci, soprattutto per la situazione dei divorziati risposati”.

Padre Lombardi ha infine riferito che stamane, in Aula del Sinodo, dopo le parole del Papa e i saluti di rito, è stato dedicato un bel pensiero e un grande applauso a mons. Loris Capovilla, il più anziano tra coloro che riceveranno la porpora e che, proprio per questo, non sarà presente alla cerimonia di sabato. Lo storico segretario di Giovanni XXIII, a cui “tutti vogliamo un grandissimo bene”, riceverà quindi la berretta rossa da un Delegato pontificio a Sotto il Monte. Alla fine, ha concluso Lombardi, dopo la relazione di Kasper, ci sono stati solo due interventi negli ultimi 10 minuti. “Gli interventi non sono ancora decollati – ha precisato – anche se è già formalmente aperta la raccolta delle richieste di parola”.

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Salvatore Cernuzio

Crotone, Italia Laurea triennale in Scienze della comunicazione, informazione e marketing e Laurea specialistica in Editoria e Giornalismo presso l'Università LUMSA di Roma. Radio Vaticana. Roma Sette. "Ecclesia in Urbe". Ufficio Comunicazioni sociali del Vicariato di Roma. Secondo classificato nella categoria Giovani della II edizione del Premio Giuseppe De Carli per l'informazione religiosa

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