Due salesiani sono stati uccisi in Venezuela in un tentativo di furto. Si tratta di un sacerdote, padre Jesús Plaza, 80 anni, e un fratello laico Luis Sánchez , 84 anni, uccisi con assurda efferatezza, nella notte tra sabato e domenica, nel collegio dei salesiani di Don Bosco di Valencia, mentre stavano riposando.
Secondo la ricostruzione dei fatti di padre David Marín, direttore del collegio (64 anni), anch’egli gravemente ferito e operato nella clinica “Guerra Mèndez”, gli autori del delitto – riferisce la stampa locale – sono due minorenni di 13 e 15 anni, introdottisi nel collegio con l’intenzione di compiere un furto. Hanno poi aggredito padre Plaza con numerose coltellate che hanno causato così tante emorragie che lo hanno portato alla morte successivamente in ospedale. Il fratello salesiano Sánchez è morto invece sul colpo, nella sua abitazione.
Grande dolore da parte di mons. Reinaldo Del Prette, arcivescovo di Valencia, che, in una nota, ha espresso a nome della comunità ecclesiale la costernazione per la tragedia che ha coinvolto la sua diocesi. Il presule si è detto inoltre vicino e solidale ai Salesiani del Venezuela: “I salesiani sono un fattore molto importante, più che centenario, nella nostra chiesa locale e siamo veramente tristi e inorriditi di fronte a fatti così deplorevoli”, si legge nella lettera. Mons. Del Prette ha quindi chiesto a tutti i fedeli preghiere per le vittime e ha espresso il suo cordoglio ai familiari.
Anche l’arcivescovo di Caracas, il cardinale Jorge Urosa, si è unito al dolore per la tragedia, dichiarando “profondamente costernato e triste per questi assassini”. Il porporato ritiene che la causa più plausibile del tentativo di furto sia stata il denaro necessario per comprare droga. Una tipologia di furti, questa, molto frequente in Venezuela, che raggiunge statistiche preoccupanti. Il cardinale Urosa ha quindi rinnovato l’appello della Chiesa in favore di un “grande lavoro per favorire la ricomposizione sociale, giuridica e legale”.
Secondo la stampa locale, i funerali delle vittime si celebreranno oggi, lunedì 17 febbraio, nel Santuario Maria Ausiliatrice di Valencia, alle 16.
Il Venezuela è uno dei Paesi più violenti dell’America Latina. Secondo le stime del governo, ogni anno si verificano 39 omicidi su 100mila abitanti, che salgono invece a 79 assassinii su 100 secondo i dati raccolti dall’Osservatorio venezuelano della violenza. Lo scorso 14 febbraio la Conferenza episcopale venezuelana aveva lanciato un appello alla pace per dire basta alla violenza, dopo la morte di tre giovani che protestavano contro il governo. “Siamo tutti coinvolti nel costruire il bene del Paese — scrivevano i vescovi in un comunicato — e tutti dobbiamo risolvere i principali problemi, come l’insicurezza, e lavorare per tutto ciò che riguarda la qualità della vita”.