Seguire fedelmente i tuoi sentieri

Meditazione quotidiana sulla Parola di Dio

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Lettura

Gesù è inviato al popolo di Israele. Ma una donna di lingua greca e di origine siro-fenicia si getta ai suoi piedi e lo supplica di scacciare il demone che tormentava la figlia. Gesù inizialmente la fa attendere sostenendo che dovevano “saziarsi” prima i figli – cioè gli ebrei – e solo dopo gli altri, che Gesù definisce “cagnolini”. Ma la donna insiste. Ed è proprio questa sua insistenza dettata dalla fede che fa uscire il demonio dalla figlia. 

Meditazione

Alla prima lettura la risposta di Gesù ci sconvolge. Come può essere così poco sensibile, così poco gentile con quella donna che viene a chiedere aiuto per la figlia? Nulla sembra aver a che fare questo Vangelo con quell’immagine di un Gesù che è “sempre buono”, che è sempre disponibile a intervenire con miracoli. L’immagine di Gesù, l’immagine di Dio che ci viene trasmessa, è quella di un Dio sempre misericordioso, sempre disponibile. Dio è sempre disponibile e misericordioso. Ma Dio è anche giusto. La sua Parola è vera. E quello che dice non è uno sdolcinato giro di parole, ma un messaggio chiaro. A quella donna Gesù non ha detto: “non ti aiuterò”, ma le ha detto che è Egli è stato inviato prima per gli altri. Quante volte abbiamo sentito anche noi quel “prima gli altri”, che ci ha fatto arrabbiare, rattristare e forse disperare. Dio, allora, non mi vuole aiutare! Dio allora è ingiusto, cattivo… Dio non ci ama veramente, anzi, forse non esiste. Questa è la grande tentazione. Ma la donna ha insistito, mostrando una grande fede. Non si è fatta abbattere, ma ha continuato a pregare e ha avuto una grande fiducia. Ed è stata esaudita. Dio ama i suoi figli. E vuole che essi si fidino ciecamente di lui. Perché questa fede, questa fiducia in Lui, è la via per la loro salvezza. Chi di noi non insegna ai propri figli ciò che è più necessario per farli star bene? Anche Dio lo fa. Gesù dice alla donna siro-fenicia che a lei toccherà solo più tardi. Lei risponde a Gesù, continua a pregare, a chiedere. Non si rattrista per le parole del Signore. E come il centurione, anche lei, che è una non-ebrea, trova la salvezza per sua figlia. Chiedere un dono a Dio senza smettere, anche se la risposta sembra dapprima negativa. Avere grande fiducia in Lui e non perdere la fede, non perdere la fiducia: questo è quanto ci ricorda il Vangelo di oggi. 

Preghiera

«Lasciami, Signore, seguire ciecamente i tuoi sentieri, non voglio cercare di capire le tue vie: sono figlia tua. Tu sei il Padre della Sapienza e sei anche mio Padre, e mi guidi nella notte: portami fino a te. Signore, sia fatta la tua volontà: “Sono pronta”, anche se in questo mondo non appaghi nessuno dei miei desideri» (Edith Stein). 

Agire

Rinuncerò oggi a qualcosa che desidero. Soddisferò questo mio piccolo desiderio solo domani. L’attesa mi farà bene, per imparare che non posso avere tutto subito, né da me stesso, né da Dio. 

Meditazione del giorno a cura della prof.ssa Alexandra von Teuffenbach, docente di Teologia e Storia della Chiesatratta dal mensile “Messa Meditazione”, per gentile concessione di Edizioni ART. Per abbonamenti  info@edizioniart.it

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ZENIT Staff

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