Un rapporto con il cuore

Meditazione quotidiana sulla Parola di Dio

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Lettura

È uno scontro forte, quello di cui leggiamo nel Vangelo di oggi. I farisei e gli scribi interrogano Gesù su alcune regole. Gesù risponde citando vari versetti dell’Antico Testamento. Pone, quindi, la tradizione dei farisei e degli scribi controla Sacra Scrittura.Gesù spiega anche il perché questo accade, e dice, citando il profeta Isaìa, che loro sono un popolo che onora Dio con le labbra, non con il cuore. 

Meditazione

Ci sono dei rapporti tra persone che sono fatti di abitudini un po’ stereotipe. Questo succede, a volte, sul posto di lavoro: entro, saluto più o meno sempre nello stesso modo. Scruto chi è presente con un rapido sguardo, poi mi dirigo al mio posto. Lo stesso succede in molte famiglie. La vita è diventata talmente routinaria, che i componenti della famiglia pur frequentandosi, in verità non hanno un rapporto vero. Ogni mattino, ogni sera succede l’identica cosa e nessuno interrompe quella sequenza di azioni – una volta intesi in modo affettuoso – che sono ormai diventati privi di senso. Poi c’è l’incidente, la malattia, la morte, ma anche solo qualche stimolo esterno diverso per uno dei componenti e le abitudini vengono interrotte per forza: ci si ritrova davanti al vuoto. Il rapporto si basava ormai solo sull’esteriorità. E quindi finisce: finisce il matrimonio, il rapporto tra figli e genitori, i rapporto tra amici. La fede è un rapporto di fiducia verso Dio. Un Dio onnipotente che si abbassa fino a raggiungerci perché ci ama. Quante volte anche con Lui siamo al saluto frettoloso la mattina, con tutt’altri pensieri per la testa, magari con la rabbia nel cuore. Anche con lui corriamo il rischio di essere così legati ai nostri modi di fare, che non ci accorgiamo che lui ci sta chiedendo qualcosa, qualcosa di nuovo e di diverso, che ci sta proponendo qualcosa di meraviglioso. Nei rapporti di coppia qualcuno compie un viaggio che spezza la routine e che ravviva il rapporto. E con Dio? Perché non proporsi un viaggio “di coppia” con Lui: rompendo le abitudini e iniziando a guardarlo, sentirlo, a provare un modo nuovo di stare con lui, più consono ai nostri sentimenti più profondi e veri? Allora, e solo allora, le sane abitudini “spirituali” avranno un senso vero. 

Preghiera

Signore, aiutami ad avere un rapporto vero con te. Un rapporto che non è fatto di vuote abitudini, di preghiere recitate solo con la bocca, di gesti senza contenuto. Un rapporto in cui posso dirti quello che mi preoccupa, mi fa gioire, le mie speranze e anche quando mi arrabbio. Fammi essere vero con te! 

Agire

Oggi farò qualcosa di nuovo: qualcosa con cui esprimo veramente a Dio quello che è nel mio cuore. 

Meditazione del giorno a cura della prof.ssa Alexandra von Teuffenbach, docente di Teologia e Storia della Chiesatratta dal mensile “Messa Meditazione”, per gentile concessione di Edizioni ART. Per abbonamenti  info@edizioniart.it

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ZENIT Staff

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