Gioia del Vangelo e pace in tutto il Medio Oriente. Questi i due passaggi chiave del saluto del cardinale Leonardo Sandri, prefetto della Congregazione per le Chiese Orientali, a conclusione della Divina Liturgia nella festa di San Marone, celebrata ieri mattina presso il Pontificio Collegio Maronita di Roma.
“Chiediamo la gioia del Vangelo e affidiamo a San Marone l’intenzione per la pace per tutto il Medio Oriente”, ha esordito il porporato, e ha ribadito ai confratelli della Chiesa maronita ricordando la “profonda gratitudine” per la visita di Papa Benedetto XVI in Libano nel settembre 2012, e per il dono dell’Esortazione Apostolica Ecclesia in Medio Oriente. Ha poi lodato Dio per l’elezione di “Papa Francesco che ci ha fatto dono di un’altra Esortazione Apostolica l’Evangelii gaudium”.
Il cardinale – secondo quanto riferito dalla Radio Vaticana – si è poi rivolto ai giovani sacerdoti studenti del Collegio Maronita di Roma e a “tutti i giovani orientali, che talora guardano al futuro con preoccupazione”, incoraggiandoli a seguire la gioia del Vangelo, “confermata nel cuore di tutti i sacerdoti affinché la comunichino irresistibilmente ai fedeli laici”.
Il prefetto del Dicastero per le Chiese Orientali ha quindi presentato due intenzioni di preghiera a San Marone. La prima, ispirata ancora alla Evangelii gaudium, è per la libertà religiosa in Libano, affinché “la dimensione pubblica della fede cristiana e la responsabilità dei cristiani” nel costruire il bene comune siano “illuminati dall’insegnamento dei pastori”. La seconda è per la pace in tutto il Medio Oriente, in particolare per le “immense angosce della Siria”, che fu la Patria di San Marone.
“Sia proprio lui – è la preghiera del cardinale – con la sua potente intercessione, ad accompagnare le vittime fino al cuore di Dio e rinfrancare le ‘braccia cadenti’ nell’interminabile dolore che vivono tanti innocenti, specie i più deboli e indifesi”. “A San Marone si unirà senz’altro Maria Santissima”, ha concluso Sandri, ricordando il pellegrinaggio da lui compiuto qualche mese fa, durante il quale ha visitato i grandi Santuari mariani di Harissa, Zahle e Magdouche, dove ha affidato alla Vergine la supplica per la pace in Libano e in tutto il Medio Oriente.