Lettura
La lettura continua del Vangelo di Marco, la domenica viene interrotta dai versetti molto conosciuti, tratti dal Vangelo di Matteo. Gesù paragona i suoi discepoli al sale della terra e alla luce del mondo. E infine spiega loro che gli uomini devono vedere le opere buone compiute dai discepoli così da lodare Dio.
Meditazione
Negli ultimi tempi, quando si parla di “opere buone” della Chiesa, di ospedali, scuole, centri, orfanotrofi e case di riposo, Caritas e mense, anche i cristiani non possono ignorare i grandi titoli dei giornali. Irregolarità economiche fino alla costituzione di associazioni per delinquere ad opera di religiosi, bambini abusati sessualmente in scuole e orfanotrofi, anziani abbandonati o maltrattati, denaro destinato ai poveri scomparso o pasti rivenduti. Indubbiamente i media enfatizzano ogni fatto avvenuto nelle “opere della Chiesa”, e potremmo vedere questo come ingiustizia. Ma forse, nel grande male che esso comporta, provoca anche un ripensamento. A che cosa devono servire tutte queste opere? Papa Francesco ha ripetuto più volte che la Chiesa non è una ONG, un’organizzazione umanitaria e filantropica. Non è il suo compito primario alleviare le sofferenze del mondo, ma il suo compito è quello di portare Cristo al mondo. Quando vediamo che qualche opera cristiana non porta più a Cristo, è meglio lasciarla ad una delle tante ONG che se ne occuperà meglio di quanto facciamo noi. Abbandonare opere di assistenza non è un male: è un’occasione per rivedere il nostro ruolo di “sale” e di “luce” nella società. L’invito ad essere il “sale” e la “luce” è rivolto anche a ciascuno di noi. Come possiamo essere sale, se non abbiamo il coraggio di testimoniare la nostra fede con la nostra vita nei contesti in cui viviamo e lavoriamo? E come possiamo essere “luce” se siamo così poco credibili?
Preghiera
Signore, dammi la forza di riflettere sui miei pensieri, sulle mie opere e anche su ciò che non faccio. Ricordami sempre che chi mi vede, chi mi conosce, dovrebbe pensare: un vero cristiano! Sia lodato il Signore! Ma quante volte riesco? Quante volte sono un sale sciapo o una luce offuscata? Aiutami, Signore, a cambiare.
Agire
Da questo momento in poi, per qualche minuto, prima di agire, prima di parlare e anche prima di pensare mi domando: questo porterà me e l’altro che mi vede alla lode del Signore? Se sto pensando come egoista, se sto parlando male, o se sto agendo da irresponsabile, forse è il caso di cambiare!
Meditazione del giorno a cura della prof.ssa Alexandra von Teuffenbach, docente diTeologia e Storia della Chiesa, tratta dal mensile “Messa Meditazione”, per gentile concessione di Edizioni ART. Per abbonamenti info@edizioniart.it