"Fa un po' tenerezza la sorpresa e l'incredula ostilità di tanti giornalisti ed osservatori da questa parte delle Alpi sulle manifestazioni francesi degli giorni giorni», commenta Francesco Belletti, presidente del Forum delle Associazioni Familiari. "Hanno variamente tentato di delegittimare quei 500 o 600mila che domenica scorsa hanno difeso le proprie convinzioni e la propria idea di famiglia colorando le strade della Ville lumiere, etichettandoli come tradizionalisti, ultraconservatori, indignati di destra o addirittura tea-party francesi".

Ancora una volta, osserva il presidente, "hanno mostrato di non capire - o non voler capire - che la realtà è molto più semplice. In piazza c’era la società vera, quella degli uomini e delle donne che quotidianamente combattono con i problemi della vita, dei nonni, dei bambini, dei giovani in cerca di uno spazio nella società...". Insomma, "in piazza c’erano le famiglie reali, non quelle rivendicate sotto ideologici arcobaleni, ma quelle che in silenzio costruiscono il presente ed i futuro, quelle che danno sostegno e speranza".

Evidentemente, spiega Belletti, "per alcuni è inaccettabile che la vera Francia si permetta di protestare contro i tentativi di fare a pezzi, a colpi di ideologia, la società. E invece è proprio così. Perfino Hollande l’ha capito. Perfino il suo governo, costruito solo sulla realizzazione e l’imposizione generalizzata dei cosiddetti diritti civili, si è dovuto arrendere. Perfino un governo che aveva costruito il 'reato di opinione di maglietta', arrestando nei mesi scorsi un giovane per un simbolo". C'è da imparare, dal "caso francese", così come da altri momenti storici in cui l'ideologia ha tentato di imporre le proprie visioni.

"Le lezioni vanno imparate", conclude il presidente del Forum, anche "da parte degli osservatori di casa nostra. E soprattutto sulla scena politica del nostro Paese, dove la voce dell'ideologia di poche aggressive minoranze sembrano sovrastare la cultura e la pazienza dei molti. Ma anche in Italia ci sono piazze e viali dove le famiglie potranno scendere e manifestare! sicuramente senza forconi, senza insulti, senza nemici: ma con fermezza, per difendere la famiglia e la libertà di ciascuno".