La correzione che puoi offrire al prossimo non consiste tanto nel fargli presente il suo errore o i suoi difetti, come spesso si crede, ma nell’amarlo come Dio comanda, dandogli quel calore umano-divino che lo fa capace di accettare e di mettere in atto la correzione.
Correggendo così il fratello gli faciliti la disponibilità ad emendarsi, ma poi gli offri anche la certezza che a correggerlo è Gesù stesso presente tra coloro che si amano
E’ questo il clima, la “disponibilità” che rende possibile la conversione.
Uno specialista del vetro mi racconta che, distraendosi dal suo lavoro per dialogare con i visitatori avvezzi a tempestarlo di domande, per una volta non ha fatto l’immersione della massa nel forno, continuando ugualmente a lavorare; il pezzo, raffreddatosi, si è spezzato in modo irrimediabile.
Immediatamente, per analogia, sono invitato a riflettere che “a freddo” neanche io posso prestare al mio prossimo alcun tipo di correzione, pena la rottura, la spaccatura.
L’uomo è disponibile ad ogni richiesta, solo se rimane costantemente nel calore incandescente del suo amore o vi si immerge a ritmo frequente.
A quel calore infinito è possibile in ogni momento il recupero di ogni uomo da qualunque situazione.
Ciao da p. Andrea
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