MIAMI, venerdì, 28 agosto 2009 (ZENIT.org).- La Chiesa a Cuba fa più che limitarsi a sopravvivere, e un seminario in costruzione è la prova della sua forza, ma i cattolici dell’isola hanno bisogno di speranza, afferma il Vescovo di Orlando (Florida, Stati Uniti).
Monsignor Thomas Wenski lo ha sostenuto in un articolo pubblicato questo martedì sul “Miami Herald” in cui parla della sua visita della settimana scorsa nell’isola caraibica, dove si è recato accompagnato dal Cardinale Sean O’Malley, Arcivescovo di Boston, e dal Vescovo ausiliare di San Antonio, Oscar Cantu.
Monsignor Wenski ha sottolineato che i presuli statunitensi, che hanno visitato l’isola per esprimere solidarietà ai loro confratelli nell’episcopato, hanno avuto l’opportunità di ribadire che i Vescovi cubani e quelli degli Stati Uniti “si sono opposti all’embargo economico [degli USA] per decenni. L’embargo ha fallito nel suo obiettivo di modificare la politica, ma ha inflitto una sofferenza superflua alla popolazione cubana”.
“Un giornalista ha chiesto: ‘Di cosa ha bisogno ora Cuba?’. Ho risposto con una parola: ‘Speranza’”, ha aggiunto.
“Oggi Cuba è caratterizzata dall’aumento dell’incertezza e dal crescente senso di disperazione. Per molti, soprattutto i giovani, la speranza significa andare via”.
“Quando una società chiude la porta all’Infinito, alla trascendenza […], la speranza viene espulsa. Anche se Cuba non è uno Stato ufficialmente ateo, 50 anni di comunismo durante i quali la pratica religiosa è stata attivamente scoraggiata hanno avuto il loro effetto sulla società cubana”.
Ad ogni modo, per il Vescovo Wenski “la Chiesa – seppure indebolita e ridotta a livello numerico – è sopravvissuta. Oggi la Chiesa a Cuba, senza limitarsi a sopravvivere, sta lottando per essere testimone della speranza, e nonostante le difficoltà e la mancanza di risorse sta ottenendo nuovi membri e più spazio in cui svolgere la sua missione”.
Un particolare segno di speranza, segnala il presule, è la costruzione di un nuovo seminario alla periferia dell’Avana, in gran parte finanziato dai Cavalieri di Colombo.
“Questo seminario è il primo progetto di costruzione significativo intrapreso dalla Chiesa cattolica in 50 anni – ha affermato -. Sarà terminato alla fine dell’estate 2010, un modo adatto per chiudere l’Anno Sacerdotale in questo Paese”.
Il Vescovo Wenski ha quindi concluso ricordando le parole di Benedetto XVI quando afferma che la Chiesa prevarrà sempre attraverso le difficoltà.
“In tutti i tempi la Chiesa, il Popolo di Dio vive anche della luce di Dio e viene nutrito – come dice il Vangelo – di Dio, nutrito in se stesso col pane della Santa Eucaristia. E così in tutta la tribolazione, in tutte le diverse situazioni della Chiesa nel corso dei tempi, nelle diverse parti del mondo, soffrendo vince. Ed è la presenza, la garanzia dell’amore di Dio contro tutte le ideologie dell’odio e dell’egoismo”.