CITTA’ DEL VATICANO, domenica, 23 agosto 2009 (ZENIT.org).- Il messaggio di cordoglio che Benedetto XVI ha inviato in occasione della morte dell’ex Presidente della Corea del Sud, Kim Dae-jung, ha suscitato una vasta eco anche in Cina.
A dare la notizia è stata la Xinhua News Agency, l’agenzia stampa ufficiale del governo della Repubblica popolare della Cina (PRC), il cui lancio è stato poi ripreso tra gli altri, da The China Daily, un quotidiano in lingua inglese pubblicato in Cina.
Il messaggio, indirizzato al popolo sudcoreano e al Presidente Lee Myung-bak, è stato reso pubblico venerdì scorso dalla famiglia.
“Avendo appreso con tristezza della morte dell’ex Presidente Kim Dae-jung, Sua Santità Papa Benedetto XVI invia le sue condoglianze a lei e alla sua nazione”, aveva scritto il Cardinale Tarcisio Bertone, Segretario di Stato vaticano, in un messaggio indirizzato a Lee.
Il Papa, continua il messaggio, “affida l’anima dell’ultimo Presidente alla grazia e all’amore dell’onnipotente Dio e su tutto il popolo coreano in lutto per il suo trapasso invoca cordialmente la divina benedizione di pace e forza”.
Kim, battezzato nel 1956, è morto il 20 agosto scorso, all’età di 85 anni, in seguito alle complicazioni causate da una polmonite.
Nel 2000 è stato insignito del Nobel per la Pace per gli sforzi compiuti in favore della riconciliazione tra le due Coree.
Il suo funerale, celebrato domenica scorsa, è stato accompagnato dai primi negoziati di alto livello tra Corea del Nord e del Sud in quasi due anni.
Il leader nordcoreano, Kim Jong-il, ha inviato una delegazione per partecipare al funerale dell’ex Presidente sudcoreano ed ha recapitato un messaggio per l’attuale Presidente sudcoreano, Lee Myung-bak.
Giovanni Paolo II ha svolto un ruolo decisivo nella vita di Kim Dae-jung quando, nel 1980, è intervenuto in suo favore di fronte alla dittatura sudocoreana che lo aveva condannato a morte.