BAGHDAD, domenica, 27 luglio 2008 (ZENIT.org).- I luoghi di culto di tutte le religioni sono nel mirino degli attentati terroristici in Iraq.

Secondo un bilancio ufficiale del Ministero dei Diritti Umani di Baghdad, ripreso da MISNA, la questione ha proporzioni drammatiche. Dal 2003 al 2007, i luoghi di culto oggetto di attacchi armati sono stati infatti 350: 313 moschee, di cui 219 sciite e 94 sunnite, e 41 chiese cristiane. 

Il Ministero ha presentato anche i dati delle vittime di diverse professioni legate alle istituzioni e al mondo della cultura: fra il 2005 e il 2007 sono stati uccisi 224 docenti universitari, 197 giornalisti e operatori della comunicazione, 95 avvocati e 27 magistrati.

Tutta la società civile resta dunque sotto attacco, ma le cifre delle vittime complessive in Iraq sono molto discordanti tra loro rispetto ai dati ufficiali, spesso di gran lunga inferiori rispetto ad altre stime.