Aiuto alla Chiesa che Soffre finanzierà 22 progetti a Cuba

Stimati in circa 208.000 euro da destinare anche a formazione e media

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di Nieves San Martín

MADRID, giovedì, 3 luglio 2008 (ZENIT.org).- Da giugno a settembre, l’associazione Aiuto alla Chiesa che Soffre (ACS) ha lanciato una campagna di aiuto a Cuba sul tema “La Rivoluzione del Vangelo”, che si propone di finanziare 22 progetti.

La campagna, organizzata dal segretariato spagnolo dell’associazione, vuole “portare ai cattolici cubani la solidarietà dei cattolici spagnoli, sensibili alla situazione che la Chiesa vive nel Paese”.

“Non è niente di diverso rispetto a ciò che ACS fa in questo e in molti altri Paesi del mondo – spiegano i responsabili –. Vogliamo solo presentare una comunità di fedeli che ha bisogno della nostra conoscenza, delle nostre preghiere e anche della nostra generosità”.

Nel 1963 Aiuto alla Chiesa che Soffre (www.ain-es.org) ha finanziato il primo progetto di aiuto alla Chiesa cattolica a Cuba. Si parla quindi di 45 anni di collaborazione ininterrotta con la comunità ecclesiale dell’isola.

L’obiettivo finale è finanziare 22 progetti stimati in 208.500 euro in dieci Diocesi del Paese, divisi in cinque grandi settori: infrastrutture ecclesiali, formazione, mezzi di comunicazione, sussistenza e contributo per le intenzioni delle Messe.

I progetti da finanziare nei mesi di luglio, agosto e settembre si propongono, in primo luogo, di dotare le comunità dell’isola delle infrastrutture necessarie per le loro celebrazioni, gli incontri, le iniziative e la formazione. Sono inclusi sia progetti di ricostruzione o restauro dei templi e delle strutture ecclesiali che quelli che vogliono mettere a disposizione dei fedeli sistemi audio o banchi di plastica.

Papa Benedetto XVI, nella recente visita ad Limina compiuta dai Vescovi cubani, ha chiesto loro una maggiore presenza nei mezzi di comunicazione del Paese.

La Chiesa cattolica dispone, nei mezzi pubblici, di spazi molto concreti nei tempi liturgici più forti. E’ anche occupata nella distribuzione di varie pubblicazioni che spiegano ai cattolici il magistero della Chiesa. L’importanza dei mezzi ecclesiali si è tradotta in progetti a Camagüey, Pinar del Río o Santiago de Cuba.

Una delle grandi sfide della Chiesa cubana è la formazione dei suoi sacerdoti, religiosi, religiose e laici. Gli ultimi decenni della storia di Cuba hanno permesso la conoscenza quasi assoluta di cosa sia la Chiesa e del suo operato.

I tempi liturgici, i santi, le festività e le solennità restano, in molti casi, al margine della vita quotidiana dei cattolici. In questo contesto, si inseriscono progetti come la stampa di 700.000 calendari catechetici per il 2009. La loro distribuzione in tutte le Diocesi del Paese permetterà ai fedeli di poter partecipare alla vita della Chiesa.

Un altro settore d’azione è quello della sussistenza di sacerdoti, religiosi, religiose e laici. Garantendo la sussistenza degli agenti della pastorale, si assicura anche il funzionamento delle comunità, la loro vitalità e il loro lavoro.

L’ultimo grande settore di aiuti è l’invio di intenzioni per le Messe per i sacerdoti cubani. Con il denaro che viene inviato si garantisce il loro sostentamento e si favorisce lo sviluppo di iniziative pastorali in ciascuna delle loro parrocchie e comunità. I presbiteri dell’isola celebreranno le Messe per le intenzioni particolari di ciascuno dei benefattori.

[Traduzione dallo spagnolo di Roberta Sciamplicotti]

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ZENIT Staff

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