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Eccellenza, cari amici,
alla fine di questa stupenda presentazione della grande cultura musicale della vostra terra dolomitica posso soltanto di tutto cuore dirvi grazie. Grazie per questa bella cultura. Mi è venuta in mente una parola di sant’Agostino che dice: «cantare amantis est». Fonte del canto è l’amore. Il canto è espressione dell’amore. Ho sentito nei vostri canti questo grande amore per la bella terra dolomitica, per questa terra donataci dal Signore. E nel grazie, nell’amore per la terra, è presente e risuona anche l’amore per il Creatore, l’amore per Dio che ci ha donato questa terra, questa nostra vita di gioia; una gioia che vediamo ancor di più nella luce della nostra fede, la quale ci dice che Dio ci ama.
La cultura popolare che si presenta in modo così alto è un gioiello della nostra identità europea, da coltivare e da promuovere. Ringrazio tutti coloro che lavorano affinché questa grande cultura europea sia presente oggi e anche in futuro. L’educazione al canto, a cantare in coro, non è solo un esercizio dell’udito esteriore e della voce; è anche un’educazione dell’udito interiore, l’udito del cuore, un esercizio e un’educazione alla vita e alla pace.
Cantare insieme, in coro, e tutti i cori insieme, esige attenzione all’altro, attenzione al compositore, attenzione al maestro, attenzione a questa totalità che chiamiamo musica e cultura, e, in tal modo, cantare in coro è un’educazione alla vita, un’educazione alla pace, un camminare insieme, come ha detto Sua Eccellenza accennando al Sinodo diocesano. Il Vescovo ha anche fatto riferimento ad un tempo triste e duro, novant’anni fa, quando questa montagna era una barriera, un teatro terribile e cruento di guerra. Ringraziamo il Signore perché adesso c’è pace nella nostra Europa e facciamo di tutto perché la pace cresca in tutti noi e cresca nel mondo. Sono sicuro che proprio questa bella musica è un impegno per la pace e un aiuto a vivere in pace.
Grazie di cuore a tutti voi, al Vescovo, al presentatore, ai maestri dei cori. Vorrei esprimere il mio ringraziamento in nome del Signore, con la mia Benedizione Apostolica.
Dopo aver impartito in lingua italiana la Benedizione, il Papa ha aggiunto:
Buonanotte, grazie e arrivederci. Buone vacanze a noi tutti.
[© Copyright 2007 – Libreria Editrice Vaticana]