Benedetto XVI annuncia che continuerà ad avere riunioni con il Collegio cardinalizio

CITTA’ DEL VATICANO, lunedì, 27 marzo 2006 (ZENIT.org).- Benedetto XVI ha annunciato questo lunedì che continuerà ad avere riunioni con tutti i Cardinali del mondo come quella che ha celebrato giovedì scorso per affrontare importanti questioni della vita della Chiesa.

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Il Pontefice ha manifestato la propria soddisfazione per questo tipo di eventi, che gli permettono di vivere la collegialità del suo ministero, incontrando i quindici nuovi Cardinali, accompagnati dai loro familiari, amici e pellegrini, nell’Aula Paolo VI del Vaticano.

Nel discorso che ha rivolto loro in varie lingue, in un clima di festa, il Papa ha spiegato: “Gli incontri dell’intero Collegio Cardinalizio con il Successore di Pietro, come è avvenuto anche giovedì scorso, continueranno ad essere occasioni privilegiate per cercare insieme di servire meglio la Chiesa, da Cristo affidata alle nostre cure”.

Questi incontri riproducono l’ambiente che hanno vissuto i Cardinali, sia elettori (con meno di 80 anni) che non elettori, nelle congregazioni generali che hanno preceduto il Conclave del mese di aprile dell’anno scorso.

In questa occasione, anche se gli interventi erano liberi, il Papa ha chiesto ai Cardinali il loro parere su questioni come il dialogo con l’islam, la riconciliazione con i seguaci dell’Arcivescovo Marcel Lefebvre e la missione dei Vescovi emeriti (la cui rinuncia è stata accettata dopo il compimento del 75° anno di età) nella Chiesa.

Rivolgendosi ai Cardinali in italiano, il Papa ha considerato che l’arrivo dei pellegrini a Roma per partecipare al concistoro, “oltre che segno di amicizia e di affetto, è anche una visibile manifestazione della comunione feconda di bene che anima la Chiesa. Voglia il Signore rendere ognuno di voi testimone sempre più generoso del suo amore”.

Parlando in polacco, il Pontefice ha poi ringraziato il Cardinale Stanislaw Dziwisz “per tutti gli anni passati a fianco di Giovanni Paolo II e per tutto ciò che questo servizio ha portato per la Chiesa universale”, auspicando che “il suo futuro ministero sia ugualmente fruttuoso” a Cracovia.

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ZENIT Staff

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