Nel telegramma di cordoglio, inviato al Cardinale Friedrich Wetter, Arcivescovo di Monaco e Frisinga (Germania), il Papa ha ricordato che il porporato scomparso “ha dedicato con zelo instancabile la pienezza della sua vita ed opera sacerdotale e scientifica alla comprensione teologica e all’annuncio della verità di Dio”.
“Nella sua fedeltà alla fede così come nelle sue qualità umane e nella modestia rimane per i suoi studenti e per molti fedeli un modello illuminante”, ha continuato.
Nato il 21 febbraio 1920 a Beuthen, nell’Alta Slesia, nell’Arcidiocesi di Breslau (Wrocław), il Cardinale Leo Scheffczyk è stato ordinato sacerdote il 29 giugno 1947 a Frisinga.
Ha operato nell’Arcidiocesi di Monaco come Cappellano a Grafing, nel distretto di Ebersberg e come Vicario parrocchiale a Traunwalchen, nel distretto di Traunstein e nel 1948 è stato vice rettore nel Seminario di Königstein a Taunus.
Teologo e mariologo di fama internazionale, il porporato è autore di più di mille pubblicazioni sulle questioni della dottrina della Chiesa. E’ stato professore presso la Scuola Superiore di Filosofia e Teologia a Königstein e nell’Università di Tubinga, e dal 1965 al 1985 è stato docente di Teologia Sistematica presso la “Ludwig-Maximilians-Universität” di Monaco.
In riconoscimento del suo lavoro come teologo, è stato creato Cardinale da Giovanni Paolo II nel Concistoro del 1° febbraio del 2001.
Con la morte del Cardinale Scheffczyk, il Collegio cardinalizio risulta ora essere composto da 179 porporati, 111 dei quali sono elettori.