A maggio Benedetto XVI invita a “contemplare Cristo con gli occhi di Maria”

Mese particolarmente dedicato alla Vergine

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CITTA’ DEL VATICANO, lunedì, 2 maggio 2005 (ZENIT.org).- All’inizio del mese di maggio, tradizionalmente dedicato alla Vergine, Papa Benedetto XVI ha invitato i credenti a “contemplare Cristo con gli occhi di Maria”.

Rivolgendosi ai 50.000 pellegrini riuniti in piazza San Pietro per recitare la preghiera mariana del “Regina Caeli”, il Pontefice ha raccolto al termine del suo intervento l’eredità di devozione mariana lasciata dal suo predecessore.

“Con la parola e, più ancora, con l’esempio il Papa Giovanni Paolo II ci ha insegnato a contemplare Cristo con gli occhi di Maria, specialmente valorizzando la preghiera del Santo Rosario”, ha affermato.

Padre Jesús Castellano Cervera, O.C.D., consulente della Congregazione vaticana per la Dottrina della Fede, aveva spiegato in un’intervista concessa a ZENIT alcuni aspetti caratteristici del rapporto tra il nuovo Papa e la Vergine Maria.

“Nelle sue prime parole il Papa ha detto con semplicità filiale che Maria sta sempre dalla nostra parte – ha spiegato il religioso carmelitano –. Dobbiamo essere molto attenti al modo proprio di esprimersi su Maria. Una sintesi del suo pensiero mariano lo troviamo nel libro che porta il titolo ‘Maria Chiesa nascente’”.

“Un Papa mariano non è soltanto uno che esprime una forte devozione mariana esteriore – aveva aggiunto il teologo –. Ma anche, e forse questa è la nota di Benedetto XVI, uno che esprime una profonda comunione con la Madre del Signore e della Chiesa, rivivendone i sentimenti e gli atteggiamenti, con una paternità spirituale che ha anche il tono mariano e materno di un amore rispettoso e accogliente verso tutti”.

Nella “Lettera ai Vescovi della Chiesa cattolica sulla collaborazione dell’uomo e della donna nella Chiesa e nel mondo” pubblicata nel 2004 dalla Congregazione per la Dottrina della Fede e firmata dall’allora cardinal Ratzinger, si afferma che l’umanità può giungere a scorgere e conoscere in Dio, il “Creatore pieno di tenerezza”, attraverso una “conversione” che richiede in primo luogo l’“umile preghiera” alla “Vergine Maria, donna secondo il cuore di Dio, ‘benedetta fra le donne’ (cfr. Lc 1,42), scelta per rivelare all’umanità, uomini e donne, quale è la via dell’amore”.

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ZENIT Staff

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