Dopo lo “tsunami”, il Papa manda un inviato speciale nel sud-est asiatico

Per manifestare la sua vicinanza ai colpiti ed incoraggiare la solidarietà

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CITTA’ DEL VATICANO, martedì, 25 gennaio 2005 (ZENIT.org).- Giovanni Paolo II manderà agli inizi di febbraio l’arcivescovo Paul Josef Cordes, presidente del Pontificio Consiglio “Cor Unum”, come inviato speciale nel sud-est asiatico per manifestare la propria vicinanza alle popolazioni ed incoraggiare la solidarietà nei confronti di chi è stato colpito dalla sciagura.

Secondo quanto ha appreso ZENIT questo martedì da fonti vaticane, l’arcivescovo tedesco visiterà lo Sri Lanka e l’Indonesia, incontrando la popolazione, i rappresentanti cattolici che stanno offrendo un contributo decisivo alla ricostruzione e le autorità civili.

Il prelato presiederà anche varie celebrazioni eucaristiche in suffragio delle vittime.

Non appena ricevuta la notizia del maremoto avvenuto il 26 dicembre, Giovanni Paolo II, attraverso il Pontificio Consiglio “Cor Unum”, ha subito inviato un primo aiuto alle popolazioni di Sri Lanka, India, Thailandia, Indonesia e Somalia.

Secondo quanto reso noto il 19 gennaio nella sede delle Nazioni Unite di New York dall’Osservatore permanente della Santa Sede presso l’ONU, l’arcivescovo Celestino Migliore, gli organismi cattolici hanno offerto aiuti urgenti ed hanno raccolto circa 500 milioni di dollari in favore delle vittime e della ricostruzione nei Paesi colpiti.

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ZENIT Staff

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