MADRID, venerdì, 25 novembre 2005 (ZENIT.org).- Gli organizzatori dell’affollata manifestazione del 12 novembre contro la riforma dell’istruzione hanno annunciato nuove mobilitazioni contro “gli inganni reiterati del Governo”

Dopo una riunione di sette ore svoltasi questo mercoledì con il Partito Socialista Operaio Spagnolo (PSOE), le associazioni hanno constatato che il Gruppo Parlamentare di questa formazione politica “non ha mantenuto ciò che era stato promesso dal Presidente del Governo [José Luis Rodríguez Zapatero] il 17 novembre scorso riguardo all’apertura di un dialogo sulla LOE senza il limite dei termini dell’iter parlamentare”.

“Non sono stati sospesi i lavori della Commissione sull’Istruzione del Congresso, come si pensava sarebbe accaduto in base alle parole del Presidente del Governo”, aggiungono gli organizzatori.

In un comunicato stampa diffuso questo giovedì, si legge che “il PSOE ha espresso la sua posizione negli stessi termini in cui lo ha fatto negli ultimi mesi e non si è mostrato disposto ad accettare nessuno degli emendamenti che sarebbero necessari per tener conto delle nostre esigenze”.

“Abbiamo constatato che il Gruppo Parlamentare Socialista non sosterrà l’inclusione delle modifiche che abbiamo richiesto nel verdetto della Commissione sull’Istruzione”, spiegano.

La riunione di mercoledì “è servita per confermare che la strategia di Zapatero consiste nel rimandare le conversazioni per non concludere nulla”, hanno sottolineato.

“Il Gruppo Parlamentare Socialista non si è impegnato a modificare la legge per nessuna delle nostre rivendicazioni”, hanno reso noto i partecipanti all’incontro.

“Di fronte ai successivi inganni, inadempienze e trappole perpetrati dal partito del Governo, noi associazioni convocanti siamo sicure che le nostre esigenze non verranno raccolte dalla legge”, prosegue il comunicato.

Gli organizzatori della manifestazione affermano che “la nostra disponibilità al dialogo è stata permanente, estesa anche agli altri Gruppi Parlamentari. Continueremo ad essere protagonisti attivi nella difesa della libertà e della qualità dell’insegnamento, come portavoci dei milioni di persone che hanno sostenuto la manifestazione del 12 novembre”.

“Nell’impegno di difendere i diritti fondamentali raccolti nella Costituzione spagnola, verrà annunciato un calendario con ogni tipo di provvedimenti”.

La nota è firmata dalle associazioni di genitori CONCAPA e COFAPA, da quelle dei centri CECE e ANCEE, da quelle degli studenti CES e CODE, dalle organizzazioni sindacali USO e APS, dal Forum Spagnolo della Famiglia e dalla Piattaforma Tempo di Educare.