ROMA, giovedì, 2 febbraio 2012 (ZENIT.org) - Un congresso internazionale di tre giorni, con il titolo “Gesù nostro contemporaneo” si svolgerà a Roma dal 9 all’11 febbraio prossimo . Di alto profilo e livello formativo, il congresso lancerà un messaggio forte e una provocazione al dibattito pubblico.

Questo evento internazionale, promosso dal Comitato per il progetto culturale della Conferenza Episcopale Italiana, avrà sede presso l’Auditorium della Conciliazione e  sarà articolato contemporaneamente con diversi eventi in luoghi vicini.

Il programma è stato curato in prima persona dal cardinale Camillo Ruini chi esporrà le conclusioni finali: lo ha indicato il Responsabile del Servizio nazionale per il progetto culturale della CEI, Vittorio Sozzi, che in un briefing con giornalisti ha fornito alcune anticipazioni dell'evento internazionale per spiegare il Progetto Culturale della Chiesa in Italia.

"L’incontro vuole porre la possibilità di incontrare Gesù  a persone che lo cercano senza saperlo, sottolineando la contemporaneità di Gesù, il suo carattere di persona viva, reale, portatrice di una luce e di una speranza capaci di orientare il cammino di un'umanità che è entrata in un tempo di grandi cambiamenti e di scelte di enorme portata" ha dichiarato.

"Gesù nostro contemporaneo" è il secondo incontro dopo quello svoltosi nel dicembre 2009 intitolato “Dio oggi. Con lui o senza di lui cambia tutto”. E' dunque uno spunto per incrementare, nei percorsi formativi la dimensione culturale della “questione di Gesù”.

L’evento, al quale si prevede la partecipazione di quasi un migliaio di persone, tra cui molti dirigenti di associazioni, ripropone alle persone Gesù, il Cristo crocifisso e risorto, di cui parlano da secoli le grandi opere della cultura e soprattutto l’esperienza di tanti fedeli.

La particolarità è che l’evento si snoda nei termini della cultura attuale, quindi con rigore critico e confrontandosi in maniera intellettualmente onesta con coloro che hanno verso Gesù approcci molto diversi.

Il fascino che la figura di Gesù continua a sprigionare nel nostro tempo rende molto fecondo un lavoro sulla sua immagine nell’arte. Anche il cinema, la musica, la fotografia, la letteratura si prestano a disegnare percorsi sulla “contemporaneità” di Gesù.

La storicità delle origini cristiane, inoltre, insieme ai rapporti fra il Gesù della storia e il Cristo della fede, sono temi oggi presenti nei programmi televisivi, nel cinema, su internet. Non è sempre facile, però, districarsi fra contributi seri e proposte di scarsa qualità e attendibilità.

Il confronto si svolgerà quindi non solo sul piano delle argomentazioni, ma su tutto l’arco dell’esperienza umana, e costituirà il 'sale' dell’evento. "Un dialogo per innovare le forme comunicative ed evitare la routine - ha proseguito Sozzi - entrando nel campo della cultura, un genere molte volte ostico e non naturale alla religione, ma importante per vivere il vangelo in diversi luoghi, nello spazio e nel tempo".

La domanda di Gesù di Nazaret: “Voi chi dite che io sia?” risuona anche oggi non meno provocante che tra primi discepoli. E poi chi è Gesù “per me”, e anche “per noi”, e per il genere umano.

Per maggiori informazioni:
http://www.progettoculturale.it/gesunostrocontemporaneo/progetto_culturale/eventi/00030278_Programma.html

Premio S. Rita a tre donne che testimoniano speranza, perdono e carità

ROMA, domenica, 14 giugno 2009 (ZENIT.org).- Uno dei principali appuntamenti della festa di S. Rita a Cascia è il riconoscimento internazionale che viene dato a tre donne che nella loro vita hanno testimoniato la speranza, il perdono e la carità, cioè le stesse virtù per le quali la Santa dei cosiddetti “casi impossibili” è conosciuta nel mondo.

Il Premio è stato istituito nel 1988 e in questi ventidue anni è andato, tra gli altri, a Rosa Russo Iervolino, Enza Sampò, alla vedova del commissario Calabresi, a Chiara Lubich.

Quest’anno il riconoscimento è andato alla memoria di suor Maria Laura Mainetti, a Paola Stocco e alla filippina Ferminia Sacdalan Punongbayan. E’ stato il Vescovo di Malolos (Filippine), insieme a quello di Spoleto, mons. Riccardo Fontana, a consegnare il premio durante la celebrazione del transito della Santa.

Suor Maria Laura Mainetti

Suor Maria Laura Mainetti, religiosa delle Figlie della Croce, fu uccisa il 6 giugno 2000 a Chiavenna, in provincia di Sondrio, Diocesi di Como. Quella sera la comunità religiosa ricevette una telefonata: una ragazza chiedeva l’aiuto della suora per non abortire.

La religiosa andò in aiuto della giovane, che riuscì a convincere a stare in convento; era in attesa che prendesse i suoi effetti, depositati, a suo dire, in una macchina posteggiata in un sentiero.