C’era molta attesa in Polonia per conoscere la data della canonizzazione di Giovanni Paolo II e Giovanni XXIII.
ZENIT ha raccolto alcune reazioni a caldo.
Suor Damiana Kijańska dalla Congregazione del Cristo Risorto (CR) ha detto: “Provo una grande gioia nel cuore alla notizia che il nostro connazionale Giovanni Paolo II sarà canonizzato in breve tempo. Ho avuto la gioia di incontrarlo in persona, anche se brevemente. Una volta sono stata nei Giardini Vaticani, dove ho frequentato una Messa da Lui presieduta. Dopo la Messa Papa Wojtyla si è incontrato con tutti i partecipanti alla Messa. Quando si è avvicinato alle nostre Suore del Cristo Risorto mi sono commossa. Ha posto la sua mano sulla mia testa ed ho capito che Giovanni Paolo II nel suo cuore paterno era in grado di leggere le menti dei suoi figli. L'uomo che ha tenuto con tanta autorità la Chiesa, è stato in grado di sviluppare in se stesso grandi e belle qualità come l'empatia, la gentilezza, la devozione e l’attenzione verso gli altri. Ancora oggi Giovanni Paolo II può essere una guida spirituale per i tutti credenti”.
In merito a Giovanni XXIII, Suor Damiana Kijańska ha commentato che “Il Papa Buono era così preoccupato che la Chiesa fosse più vicina al suo gregge, da convocare il Concilio Vaticano II. Egli è stato in grado di unire tutto ciò che è umano a ciò che è di Dio. Giovanni Paolo II e Giovanni XXIII sono i due pilastri della nostra Chiesa. Sono i santi esempi della vita quotidiana secondo la legge di Dio”.
Suor Franciszka Michna dalla Congregazione delle delle Suore Espiatori del Santo Volto (WNO): “Mi rallegro per la canonizzazione di due papi Giovanni Paolo II e Papa Giovanni XXIII. Erano entrambi di grande bontà, sostenitori della pace, della grande modestia e del grande cuore. Sono felice di aver potuto vivere alla presenza di Papa Giovanni Paolo II. Il suo insegnamento mi ha accompagnato per tutta la vita religiosa. Ho ammirato la sua fervida preghiera e l’apertura ad ogni essere umano, senza eccezioni. Entrambi sono il mio modello di fede”.
Jowita Kostrzewska, corrispondente del settimanale cattolico “Niedziela”: “Papa Giovanni Paolo II sarà sempre presente nella mia mente e nel mio cuore. Il suo insegnamento, l'umiltà e la cura per i malati ed i poveri, la lotta per la vita e la dignità di ogni essere umano dal concepimento alla morte naturale, dovrebbero essere per noi i fondamenti del vivere e dell’agire, specialmente nel frenetico mondo di oggi, quando molte persone dimenticano o addirittura rifiutano i valori evangelici.
Credo che la canonizzazione di Giovanni Paolo II darà nuova forza spirituale a molti cuori. Fornirà la possibilità di riflettere sul senso della nostra vita.
Giovanni XXIII, il ‘Papa Buono’, ha un posto speciale nel mio cuore. Il suo calore, la modestia, l'apertura e la preoccupazione per gli altri mi impressionano ancora. Egli ha iniziato il Concilio Vaticano II così importante per tuttala Chiesa. Soanche e sono sicura che qualcuno dei miei amici ha chiesto la sua intercessione per la mia madre malata. E in questo momento difficile abbiamo sentito la vicinanza di Giovanni XXIII. Sono molto grato al Papa Francesco per la comune canonizzazione di Giovanni Paolo II e Giovanni XXIII.
Małgorzata Klimek, una fedele: “Papa Giovanni XXIII era molto vicino alla gente. Papa Giovanni Paolo II, il successore di Giovanni XXIII ha continuato l'eredità del suo predecessore ma anche di Paolo VI e Giovanni Paolo I. Papa Wojtyła ha offerto doni d'amore a tutti, dai bambino fino alle persone anziane. Ha mantenuto un buon contatto con i giovani. Fino alla fine della sua vita ha sopportato le molte malattie e le sofferenze come un vero testimone della croce e della speranza. Tutto il mondo lo ama, e anche prima della annunciata canonizzazione per tante persone era già santo”.