CASTEL GANDOLFO, mercoledì, 22 settembre 2004 (ZENIT.org).- In data 24 luglio 2004, il Santo Padre ha nominato il cardinale Roger Etchegaray, presidente emerito del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace e del Pontificio Consiglio "Cor Unum", suo inviato speciale alle celebrazioni del Centenario delle "Settimane Sociali di Francia", che si terranno dal 23 al 26 settembre prossimi.
Il luogo scelto per questo appuntamento dal tema “L’Europa una società da inventare”, è Lille (Francia), eletta quest’anno capitale europea per la cultura.

In una lettera inviata al cardinale Etchegaray, il Santo Padre ha scritto: “La Chiesa cattolica ha attribuito alle questioni sociali un grande peso ed impulso, ogni qualvolta ha rivolto una sollecitudine del tutto particolare alla cura della società umana”.

“E infatti rivela continuamente la propria dottrina sociale affinché venga portata alla luce e mostrata la riconosciuta dignità dell’uomo e affinché la stessa, tenendo conto sia del corpo che dello spirito, venga innestata nella società perché progredisca per l’ottenimento del bene comune”.

“A tutti i partecipanti recherai il Nostro pensiero affinché la nuova Europa riconosca più chiaramente il fondamento e l’eredità cristiana della sua cultura e della sua umanità, che i nostri antenati ci hanno tramandato perché venissero conservati e fatti conoscere”, ha poi concluso.

Nell’anno dell’Europa a 25 Stati membri e gli organizzatori dell'iniziativa, con il sostegno della Conferenza episcopale francese, desiderano promuovere una riflessione approfondita sull’Europa come comunità di popoli uniti da un destino comune e con una comune sfida da affrontare: quella di “inventare” una nuova società europea, nella corresponsabilità, solidarietà e apertura al resto del mondo.

La comunità di Taizè contribuirà, all’interno dei diversi spazi di confronto promossi per l’occasione, a dare una connotazione spirituale ed ecumenica, che culminerà nella Concelebrazione Eucaristica per l’Europa di domenica 26 settembre.

Tra i numerosi relatori figurano il presidente delle Settimane Sociali francesi, Michel Camdessus, che terrà l'intervento di apertura, il presidente della Commissione Europea Romano Prodi, il fondatore della Comunità di Sant’Egidio Andrea Riccardi, l'arcivescovo di Lille, monsignor Gérard Defois, l'ex presidente irlandese ed ex Alto Commissario dell'ONU per i diritti umani, Mary Robinson.

Nei forum, cui sarà dedicata la giornata di sabato 25, saranno messi a fuoco sei ambiti cruciali per la costruzione di un'Europa fraterna e accogliente: la famiglia, la pace, la libertà di coscienza, la partecipazione alla vita pubblica, lo sviluppo sostenibile, la povertà e l'apertura dell'Europa al mondo.

Ai giovani tra i 20 e i 30 anni è inoltre dedicato il programma "Spécial Jeunes", preparato da movimenti diocesani e nazionali con la finalità di apportare alla riflessione il particolare contributo della sensibilità giovanile.

Oltre 5.000 i partecipanti attesi all'incontro di Lille, nel corso del quale si darà lettura anche di un messaggio inviato da Giovanni Paolo II.

In una lettera scritta per l’occasione Michel Camdessus afferma che “si tratta ora di cogliere questa storica occasione per creare una società europea partendo dall’unità ritrovata. Il cristianesimo, che è alle origini dell’Europa, è la prima di queste occasioni”.

“Animati dalla loro fede, i cristiani hanno la vocazione di risvegliare le coscienze degli europei anestetizzate dalla paura di perdere o di non ricevere abbastanza, dalla crescita dell’individualismo o dal timore degli scontri fra civiltà”.

“Il caloroso sostegno dei nostri amici europei rende possibile questo incontro, che sarà seguito da altri che a loro volta cercheranno, con la stessa ambizione, di contribuire a tessere, alla luce del Vangelo, i vincoli di una società europea solidale e fraterna”, ha poi affermato.

Le Settimane Sociali di Francia sono state fondate nel 1904 per iniziativa di due laici cattolici francesi, l’imprenditore Marius Gonin e l’insegnante Adéodat Boissard, desiderosi di far conoscere la dottrina sociale della Chiesa a cominciare dalla storica Enciclica di Papa Leone XIII “Rerum Novarum” (1891) e di applicarne gli insegnamenti nel contesto sociale moderno.

Da allora le Settimane, promuovendo momenti di incontro e riflessione aperti a credenti e non credenti sulle grandi tematiche della modernità alla luce dei dettami del Vangelo, hanno sempre seguito di pari passo i mutamenti economici, politici, culturali, scientifici e tecnologici della società.

Per ulteriori informazioni: http://www.ssf2004.org