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Cari fratelli e sorelle!

L’odierna solennità di Pentecoste ci invita a tornare alle origini della Chiesa, che, come afferma il Concilio Vaticano II, "è stata manifestata dall’effusione dello Spirito" (Lumen gentium, 2). Nella Pentecoste la Chiesa si manifestò una, santa, cattolica e apostolica; si manifestò missionaria, con il dono di parlare tutte le lingue del mondo, perché a tutti i popoli è destinata la Buona Novella dell’amore di Dio. "Lo Spirito – insegna ancora il Concilio – guida la Chiesa verso la verità tutta intera, la unifica nella comunione e nel servizio, la provvede di diversi doni gerarchici e carismatici, coi quali la dirige e la abbellisce dei suoi frutti" (ivi, 4). Tra le realtà suscitate dallo Spirito nella Chiesa vi sono i Movimenti e le Comunità ecclesiali, che ieri ho avuto la gioia di incontrare in questa Piazza, in un grande raduno mondiale. Tutta la Chiesa, come amava dire il Papa Giovanni Paolo II, è un unico grande movimento animato dallo Spirito Santo, un fiume che attraversa la storia per irrigarla con la grazia di Dio e renderla feconda di vita, di bontà, di bellezza, di giustizia, di pace.

[Il Santo Padre ha poi salutato i pellegrini in sette lingue. In italiano ha detto:]

Saluto infine i pellegrini di lingua italiana, in particolare quanti hanno ricevuto o si preparano a ricevere quest’anno la santa Cresima. Un pensiero speciale rivolgo alle numerose associazioni di volontariato che si incontrano quest’oggi in occasione della prima Giornata nazionale del Malato Oncologico: assicuro la mia preghiera ed esprimo apprezzamento per il sostegno ai malati e per la solidarietà nell’affrontare insieme – malati, familiari e volontari – i momenti difficili.

Ora cantiamo l’antifona Regina Caeli.

[© Copyright 2006 - Libreria Editrice Vaticana]