“Un importante parte della nostra missione è quella di fornire il cibo per un giorno, per una settimana, per un anno o una decade, ma dobbiamo anche portare un messaggio di speranza e creare un senso di comunione con i valori cristiani che possono aiutare a trasformare le comunità, i governi, le società intere”, ha affermato il porporato.
Queste le parole che l’Arcivescovo di Westminster ha pronunciato nel corso di un intervento tenuto al Seminario internazionale svoltosi presso il Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace, a Roma il 9 luglio scorso, sul tema: "Povertà e globalizzazione: finanziamento per lo sviluppo, e per gli obiettivi di sviluppo del Millennio".
“La povertà che noi conosciamo nel mondo avanzato non è nulla se comparata alle privazioni estreme dei Paesi in via di Sviluppo, dell’Africa in particolare”, ha spiegato Murphy O’Connor.
L’arcivescovo di Londra ha illustrato le cifre della povertà in Africa: “300 milioni di persone vivono in estrema povertà. 26 milioni di persone sono affette da AIDS. 28 paesi coinvolti in conflitti armati nell’ultimo quarto di secolo”.
“La ricchezza totale prodotta dall’Africa è minore di quella prodotta dall’Olanda – ha continuato il porporato –. Un paese con meno di 20 milioni di persone produce più ricchezza di un continente di circa 700 milioni di persone”.
“Tanta sofferenza umana – ha precisato Murphy O’Connor – ci chiama ad azioni più radicali (...) Questa conferenza non è stata organizzata solo per rinnovare il nostro impegno. Dobbiamo trovare nuove vie per realizzare le nostre promesse”.
“Ognuno conosce il vecchio proverbio cinese secondo cui se tu dai un pesce a qualcuno gli fornisci il cibo per un giorno, se tu gli insegni a pescare gli fornisci cibo per tutta la vita”, ha raccontato l’Arcivescovo.
“E’ questo il ruolo della Chiesa” ha concluso Murphy O’Connor, sostenendo il progetto per finanziare lo sviluppo illustrato nel corso del Seminario internazionale da Gordon Brown, Cancelliere della scacchiere.
“Se abbastanza Paesi sosteranno questo piano, questo ci permetterà di realizzare in azioni e risultati le promesse formulate quattro anni fa (al “Millennium Development Goals” delle Nazioni Unite ndr)”, ha detto il Cardinale.
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Jul 12, 2004 00:00