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Eccellenze,

1. Vi accolgo con gioia in occasione della presentazione delle Lettere che vi accreditano come ambasciatori straordinari e plenipotenziari dei vostri paesi : Suriname, Sri Lanka, Mali, Yemen, Zambia, Nigeria e Tunisia. Vi ringrazio per le cortesi parole che mi avete trasmesso da parte dei vostri Capi di Stato; in cambio, vi chiedo di esprimere loro i miei deferenti voti per la loro persona e per la loro alta missione al servizio del loro Paese. La vostra presenza in Vaticano mi dà anche l'opportunità di indirizzare i miei fervidi auguri alla comunità cattolica dei vostri rispettivi paesi e i miei auspici più ferventi a tutti i vostri concittadini.

2. Le inquietanti notizie sulla situazione dei diritti dell’uomo che giungono di continuo da tutti i continenti, mostrando persone, uomini, donne, bambini, torturati e profondamente insultati nella loro dignità, contrariamente alla Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo (cfr. articolo 5). In questo modo è l’intera umanità ad essere ferita e insultata. Poichè tutti gli uomini sono nostri fratelli in umanità, non possiamo rimanere tranquilli di fronte a tali imposizioni non più tollerabili. Appartiene a tutti gli uomini di buona volontà, sia che abbiano delle responsabilità e sia che siano dei semplici cittadini, il fare di tutto per il rispetto di tutti gli esseri umani.

3. Oggi mi appello alla coscienza dei nostri contemporanei. Difatti, è la coscienza dell’uomo a dover essere educata, affinchè cessino per sempre le violenze insopportabili che pesano sui nostri fratelli in umanità e affinchè tutti gli uomini si mobilitino per il rispetto dei diritti più fondamentali di tutte le persone. Noi non potremo vivere in pace e il nostro cuore non potrà stare in pace fin tanto che tutti gli uomini non saranno trattati degnamente. E’ nostro dovere essere solidali con tutti. La pace non potrà venire se non ci mobilitiamo per tutti, in particolare voi che siete diplomatici, affinchè ciascun uomo sul pianeta venga rispettato. Solamente la pace permette di sperare in un avvenire. Per questa ragione la vostra missione è d’essere al servizio delle relazioni fraterne fra le persone e i popoli.

4. Formulo inoltre auspici di pace per i vostri governi e per tutti gli abitanti dei vostri paesi, così come per tutta l’umanità. Nel momento in cui voi iniziate la vostra nobile missione presso la Santa Sede, vi offro i miei migliori auguri, invocando l’abbondanza delle Benedizioni divine su di voi, sulle vostre famiglie, sui vostri collaboratori e sulle nazioni che vi rappresentano.