BADARÁN, venerdì, 14 ottobre 2005 (ZENIT.org).- Una coppia di Badarán (Spagna), Juan Martínez e Áurea Terrero, devota all’Eucaristia e all’Adorazione Notturna, ha avuto 12 figli, sette dei quali religiosi, fra cui quattro missionari.

Ora i loro figli hanno deciso di pubblicare un libro con la storia della loro vita, presentandola come una “testimonianza feconda”, che è poi il titolo del volume.

Il coordinatore dell’opera è uno dei figli: padre José Martínez de Toda Terrrero, S.J., professore ed ex direttore del Centro Interdisciplinare di Comunicazione Sociale della Pontificia Università Gregoriana di Roma.

“Juan y Áurea, un testimonio fecondo” (“Juan e Áurea, una testimonianza feconda”) è un grato ricordo nei confronti di genitori che si sono sempre comportati come “persone semplici e comuni” e che “sono forse esempi rappresentativi di tutta una generazione di persone impegnate nell’ideale cristiano”.

Il libro è stato pubblicato dalle Edizioni Scire ed è un esempio di come l’Eucaristia – alla quale è dedicato il Sinodo dei Vescovi – dia i suoi frutti, anche in famiglia e nella vita consacrata e religiosa.

Oltre alla devozione eucaristica orientata attraverso l’Adorazione Notturna, questa coppia condivideva “un grande amore per la Vergine di Valvanera, che insieme all’Eucaristia ha dato senso alle loro vite plasmando in loro l’ideale evangelico”.

“I nostri genitori hanno dovuto vivere in un’epoca difficile: la repubblica, la Guerra Civile, il dopoguerra”, constatano i figli nel libro. “Anche oggi le coppie e le famiglie vivono in un ambiente difficile e contraddittorio (…). Che queste pagine servano loro da stimolo per rimanere fedeli alla loro vocazione cristiana e diventare responsabili della formazione umana e religiosa dei loro figli”.

Nella presentazione, il Vescovo di Calahorra e La Calzada-Logroño, monsignor Juan José Omella Omella, scrive: “Che il Signore conceda alla nostra Chiesa molti genitori santi e generosi nel suscitare ed incoraggiare nei loro figli la chiamata alla vita sacerdotale e alla vita consacrata”.

Il libro conclude con un’appendice contenente uno scambio di lettere tra Juan ed Áurea, auguri per le loro nozze d’oro – incluso il telegramma del Papa – ed alcune fotografie. Sono anche riportate delle preghiere che la coppia recitava spesso e una testimonianza di monsignor Enric Planas, Sottosegretario del Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali e Direttore della Filmoteca Vaticana.

[Ulteriori informazioni su martinezdetoda@unigre.it]