Esce fra pochi giorni in libreria, per i tipi delle Edizioni Ares di Milano il volume Il padre. Libertà – dono, il nuovo libro di Claudio Risé in cui lo psicanalista individua nella figura paterna un imprescindibile elemento riparatore della grave crisi della società contemporanea.
“Serve un padre, per differenziarsi dalla madre, per accettare le ferite e riconoscerne il senso, ed esprimere il proprio Sé. Entrando così personalmente nel tempo e nella storia”.
(Da Il Padre. Libertà – Dono, il nuovo libro di Claudio Risé)
È ancora possibile essere «padre» in Occidente, dopo 40 anni spesi a definirlo superfluo e a cancellarne la presenza (come nelle leggi sull’aborto), o a renderla facoltativa (in quelle sul matrimonio e l’educazione dei figli)? Secondo Claudio Risé sì. Perché oltre al padre naturale, riconosciuto e bistrattato a seconda degli interessi del potere, è sempre presente in noi la forza psicologica del Padre, immagine archetipica, «risorsa personale cui l’essere umano da sempre si rivolge con il pensiero e il sentimento quando la sua libertà è in pericolo». La mancanza di libertà è per Claudio Risé all’origine della coazione a ripetere e quindi della malattia psichica, dalla quale l’energia di vita del Padre guarisce e libera, come mostra l’intera tradizione classica, biblica e cristiana. Il Padre, conclude lo psicanalista, è «il luogo dell’altrove» che aiuta il figlio a crescere in autonomia, donandogli un amore aperto al trascendente.
“Un libro coraggioso, perché non solo propone la centralità della figura paterna nella formazione della persona libera da ogni coazione a ripetere, ma anche perché in controluce fornisce una diagnosi impietosa delle condizioni mentali, individuali e collettive della nostra epoca, .. in cui i giovani abitano una terra di nessuno dove non ci sono più leggi né princìpi perché è venuta meno la riferibilità dei comportamenti a modelli normativi umani maschili e femminili che possono strutturare processi di trasformazione oltre il puro stadio pulsionale”.
(Dalla Prefazione del filosofo Pietro Barcellona)
Il Padre è, infatti, colui che aiuta il figlio a liberarsi a tempo opportuno dal rapporto simbiotico con la madre; ma, così facendo, aiuta anche la donna a riappropriarsi della propria indipendenza e autonomia. Le categorie padre e madre, maschile e femminile sono, dunque, complementari e irrinunciabili per una società adulta, responsabile e libera. Solo «i legami affettivi originari, costitutivi di identità», conclude l’autore «ci mettono al riparo dalla confusione e dalla malattia. E si esprimono, innanzitutto, attraverso i sensi: il tatto, lo sguardo, la manipolazione, l’abbraccio. Tutta questa sfera, oggi, è in difficoltà profonde, a causa dell’intellettualizzazione dei rapporti, della fobia ideologica verso i legami, e della dimenticanza (o ignoranza) che senza di essi non esiste neppure la libertà».
Un autentico cortocircuito di ruoli e di relazioni che questo libro tenta di comprendere e riparare.
L’AUTORE
Claudio Risé è uno psicanalista di fama internazionale. Di formazione junghiana, ha pubblicato, fra l’altro, Il padre. L’assente inaccettabile; Felicità è donarsi; Guarda, tocca, vivi. Riscoprire i sensi per essere felici.
IL LIBRO
Il padre. Libertà – dono
Prefazione di Pietro Barcellona
Edizioni Ares
pp. 192
euro 14
* Per ulteriori informazioni:
Dott. Riccardo Caniato - riccardo.caniato@ares.mi.it
Dott. Alessandro Rivali - alessandro.rivali@ares.mi.it