CITTA' DEL VATICANO, lunedì, 26 luglio 2010 (ZENIT.org).- Benedetto XVI ha inviato un messaggio di riconoscimento del ruolo dei nonni nel giorno della loro festa, la memoria dei Santi Gioacchino e Anna, secondo la tradizione nonni di Gesù, celebrata dalla Chiesa questo lunedì.
Un messaggio del Papa è stato letto dopo la celebrazione della Messa presieduta a Jaén dal Vescovo di questa Diocesi, monsignor Ramón del Hoyo López.
Il messaggio e la benedizione del Papa sono stati inviati dall'Arcivescovo Renzo Fratini, Nunzio Apostolico di Benedetto XVI in Spagna, alla celebrazione della giornata dei nonni, organizzata per il 12° anno consecutivo in Spagna dall'Associazione Età d'Oro-Messaggeri della Pace.
Nel testo, indirizzato al presidente di Messaggeri della Pace, padre Ángel García, “il Santo Padre, apprezzando la ricchezza religiosa, spirituale, umana e sociale dei nonni, si unisce compiaciuto a questo gesto di affetto e gratitudine verso di loro e li esorta a perseverare nella fede, dando senso con la luce di Cristo Signore a tutti i momenti della loro vita”.
Il messaggio termina chiedendo al Signore di assistere i nonni “con la sua provvidenza e misericordia”, e implora per loro “la protezione dei santi nonni Gioacchino e Anna e della loro Figlia, la gloriosa Vergine Maria, madre di Gesù Cristo Nostro Signore”.
In Vaticano questa memoria liturgica si è celebrata nell'unica parrocchia, dedicata proprio a Sant'Anna, con una celebrazione eucaristica presieduta dal Cardinale Angelo Comastri, Vicario Generale di Sua Santità per la Città del Vaticano, che all'inizio della Messa ha letto una preghiera dedicata alla santa da lui stesso composta.
La celebrazione delle 18.30 è stata affidata al Cardinale Antonio Cañizares Llovera - prefetto della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti -, connotata dalla preghiera a Sant’Anna per i nonni, affinché possano offrire a tutti la testimonianza di una vita esemplare nella loro insostituibile opera morale e spirituale accanto a bambini e adolescenti.
L'Associazione Età dell'Oro-Messaggeri della Pace ritiene che, “come esiste la festa del papà o quella della mamma, sarebbe necessario istituire la festa dei nonni”.
Come spiega l'organizzazione, si tratta di “una giornata per esprimere ringraziamento per il loro sostegno costante, silenzioso e a volte poco valorizzato”; “una giornata per il riconoscimento del loro importante ruolo nella società”; “un giorno per richiamare l'attenzione sulle necessità sociali, assistenziali e affettive dei nonni”; “una giornata da celebrare con affetto e ammirazione in tutti gli ambiti, sia in quello familiare che in quello pubblico”.
Il nome dei nonni di Gesù risale a antichissime tradizioni. A Gerusalemme, nella Basilica di “Santa Maria, dove ella è nata”, San Giovanni Damasceno, dottore della Chiesa, nell'VIII secolo ricordava i nonni di Gesù. Il tempio è poi diventato la chiesa di Sant'Anna dei Crociati.
Già dal VI secolo si onorava Sant'Anna a Costantinopoli, in una Basilica dedicata in suo onore il 25 luglio. Il culto di San Gioacchino si è unito molto più tardi a quello della sua sposa. Nel 1584 la festa di Sant'Anna è stata fissata per la tutta la Chiesa il 26 luglio.
Tra le altre fonti, i nomi dei nonni di Gesù provengono dai Vangeli apocrifi, in particolare dal “Libro sulla Natività di Maria” e dal “Protovangelo di San Giacomo”.