ROMA, 3 novembre 2011 (ZENIT.org).- La Chiesa in Iraq ha avviato la raccolta di informazioni per un eventuale processo di canonizzazione dei due sacerdoti massacrati insieme a 44 fedeli e sette membri delle forze dell’ordine lo scorso anno nella cattedrale siro-cattolica di Nostra Signora del Perpetuo Soccorso. Nella stessa cattedrale si è svolta una toccante cerimonia, protetta da ingenti misure di sicurezza.

Secondo la pagina Internet del Patriarcato maronita, il vescovo di Baghdad Jean Benjamin Sleiman ha presentato al patriarca Yousef III Younan, della Chiesa siro-cattolica, il dossier con le informazioni raccolte per la canonizzazione dei due sacerdoti, considerati martiri.

Centinaia di cristiani si sono radunati, nel pomeriggio del 31 ottobre, nella cattedrale di Nostra Signora del Perpetuo Soccorso a Baghdad, per assistere alla Messa in suffragio dei defunti del massacro avvenuto esattamente un anno fa in quella stessa cattedrale, ove un gruppo di estremisti islamici legato ad Al Qaida ha assassinato 44 fedeli, sette membri delle forze dell’ordine e due sacerdoti.

La cerimonia – secondo quanto ha riferito Radio Vaticana il 1° novembre – è stata concelebrata dal vescovo di Baghdad Jean Benjamin Sleiman, dal patriarca Younan della Chiesa siro-cattolica, da Emmanuel III Delly della Chiesa caldea e dal patriarca della Chiesa maronita Bechara Boutros Raï, giunto appositamente dal Libano.

Il patriarca maronita Beshara Raï era accompagnato dal vescovo Camille Zaidan, oltre che dal patriarca Younan. “È necessario che andiamo insieme [con Younan] a Baghdad per esprimere solidarietà al popolo iracheno, all’intero popolo iracheno che definitivamente rifiuta la violenza e la guerra”, ha detto alla stampa mentre si trovava all’aeroporto prima di partire per l’Iraq, secondo quanto riferito da The Daily Star del Libano il 1° novembre.

“Diremo alle famiglie delle vittime e al nostro popolo cristiano in Iraq di proseguire nel messaggio di amore, di riconciliazione e di pace ... per il quale hanno pagato un alto prezzo”, ha detto il patriarca Raï.

Alla cerimonia hanno partecipato alcuni rappresentanti religiosi musulmani in segno di solidarietà con le vittime.

La zona intorno alla cattedrale di Nostra Signora del Perpetuo Soccorso era letteralmente blindata per motivi di sicurezza, con uomini armati sparsi su tutto il perimetro e sui tetti, e con posti di blocco agli accessi stradali.

Sui muri esterni della cattedrale erano appese gigantografie delle vittime e striscioni con slogan di condanna della violenza e di appello alla comunità internazionale perché si mobiliti contro i massacri delle minoranze in Iraq. All’interno, il coro era decorato con fiori e con i paramenti indossati nel giorno del massacro. Sui muri e sul tetto si potevano ancora vedere i fori dei proiettili.

L’attentato dell’anno scorso, tra i più sanguinari che si ricordano nel Paese, ha provocato un forte incremento nelle emigrazioni dei cristiani iracheni verso l’Europa, gli Stati Uniti e l’Australia, mentre dominano forti sentimenti di insicurezza e di paura per la propria incolumità tra coloro che sono rimasti.

Il cardinale Leonardo Sandri, prefetto della Congregazione per le Chiese orientali, durante la Messa celebrata a Roma il 30 ottobre in commemorazione dell’attentato, ha detto: “La Chiesa e il mondo non possono e non devono dimenticare. Dobbiamo ricordare, sì, certamente, ma per offrire il perdono e poi per implorare la pace per i vivi e i defunti”, secondo quanto ha riferito Asia News il 31 ottobre.

La celebrazione eucaristica, nella Chiesa siro-cattolica di Roma è stata presieduta da monsignor Michael Al Jamil, rappresentante del Patriarcato siro-cattolico presso la Santa Sede. Hanno assistito il cardinale Ignace Moussa Daoud, ex prefetto della Congregazione delle Chiese orientali, nonché l’ambasciatore iracheno presso la Santa Sede Habib Al Sadr, sacerdoti, religiosi e studenti di Roma.

Il cardinale Sandri si è detto unito ai patriarchi delle Chiese orientali, siro-cattolico e maronita (che sono andati a Baghdad per la celebrazione) e caldeo.

Dopo aver ricordato la sua partecipazione all’incontro di Assisi per la pace e la giustizia, dello scorso 27 ottobre, il Prefetto delle Chiese orientali ha nuovamente invocato il dono della pace. “Tutte le comunità siro-cattoliche – ha detto il cardinale Sandri – si sono unite con noi e con tante altre comunità, insieme preghiamo perché l’amore di Cristo vinca sempre la morte”.

Il cardinale Sandri ha ricordato anche le parole di Benedetto XVI, pronunciate all’Angelus del 1° novembre 2010, il giorno successivo al massacro, a favore delle vittime “di questa assurda violenza, tanto più feroce in quanto ha colpito persone inermi, raccolte nella casa di Dio, che è casa di amore e di riconciliazione”.

“Preghiamo – ha aggiunto il cardinale Sandri – perché il sacrificio di questi nostri fratelli e sorelle possa essere seme di pace e di vera rinascita e perché quanti hanno a cuore la riconciliazione, la fraternità e la solidale convivenza trovino motivo e forza per operare il bene”.

Alla fine della Messa il padre Mukhlis Shasha, amico dei due sacerdoti martiri, Thair Saad Allah e Waseem Sabeeh, ha dato una testimonianza sul modo in cui sono morti i due sacerdoti. Ha anche ricordato che i cristiani in Iraq sono ancora obiettivo di attacchi che spingono molti di loro a lasciare il Paese.

Promulgazione di decreti della Congregazione per le Cause dei Santi

CITTA’ DEL VATICANO, domenica, 28 marzo 2010 (ZENIT.org).- Benedetto XVI ha ricevuto in udienza privata questo sabato l’Arcivescovo Angelo Amato, S.D.B., prefetto della Congregazione per le Cause dei Santi, autorizzando questa Congregazione a promulgare i decreti che riconoscono:

– un miracolo, attribuito all’intercessione della Beata Bonifacia Rodriguez De Castro, Fondatrice della Congregazione delle Missionarie Serve di San Giuseppe; nata a Salamanca (Spagna) il 6 giugno 1837 e morta a Zamora (Spagna) l’8 agosto 1905;

– un miracolo, attribuito all’intercessione del Venerabile Servo di Dio Giovanni De Palafox y Mendoza, prima Vescovo di Puebla de los Angeles e poi Vescovo di Osma; nato a Fitero (Spagna) il 24 giugno 1600 e morto a Osma (Spagna) il 1 ottobre 1659;

– un miracolo, attribuito all’intercessione della Venerabile Serva di Dio Maria Barbara della Ss.ma Trinità (al secolo: Barbara Maix), Fondatrice della Congregazione delle Suore dell’Immacolato Cuore di Maria; nata a Vienna (Austria) il 27 giugno 1818 e morta a Catumbi (Brasile) il 17 marzo 1873;

– un miracolo, attribuito all’intercessione della Venerabile Serva di Dio Anna Maria Adorni, Fondatrice della Congregazione delle Ancelle della Beata Maria Immacolata e dell’Istituto del Buon Pastore di Parma; nata a Fivizzano (Italia) il 19 giugno 1805 e morta a Parma (Italia) il 7 febbraio 1893;

– un miracolo, attribuito all’intercessione della Venerabile Serva di Dio Maria dell’Immacolata Concezione (al secolo: Maria Isabella Salvat y Romero), Superiora Generale della Congregazione delle Suore della Compagnia della Croce; nata a Madrid (Spagna) il 20 febbraio 1926 e morta a Siviglia (Spagna) il 31 ottobre 1998;

– un miracolo, attribuito all’intercessione del Venerabile Servo di Dio Stefano (al secolo: Giuseppe Nehmé), Religioso professo dell’Ordine Libanese dei Maroniti; nato a Lehfed (Libano) nel marzo 1889 e morta a Kfifane (Libano) il 30 agosto 1938;

– il martirio del Servo di Dio Szilárd Bogdánffy, Vescovo di Oradea Mare dei Latini; nato a Feketetó (Romania) il 21 febbraio 1911 e morto nel carcere di Nagyenyed (Romania) il 2 ottobre 1953;

– il martirio del Servo di Dio Gerardo Hirschfelder, Sacerdote diocesano; nato a Glatz (Germania) il 17 febbraio 1907 e morto nel campo di concentramento di Dachau (Germania) il 1° agosto 1942;

– il martirio del Servo di Dio Luigi Grozde, Laico, Membro dell’Azione Cattolica; nato a Gorenje Vodale (Slovenia) il 27 maggio 1923 e ucciso, in odio alla Fede, a Mirna (Slovenia) il 1° gennaio 1943;

– le virtù eroiche del Servo di Dio Francesco Antonio Marcucci, Arcivescovo-Vescovo di Montalto; nato a Force (Italia) il 27 novembre 1717 e morto a Montalto (Italia) il 12 luglio 1798;

– le virtù eroiche del Servo di Dio Giovanni Francesco Gnidovec, Vescovo di Skopje-Prizren; nato a Veliki Lipovec (Slovenia) il 29 settembre 1873 e morto a Ljubljana (Slovenia) il 3 febbraio 1939;

– le virtù eroiche del Servo di Dio Luigi Novarese, Sacerdote Diocesano e Fondatore dei Silenziosi Operai della Croce; nato a Casale Monferrato (Italia) il 29 luglio 1914 e morto a Rocca Priora (Italia) il 20 luglio 1984;

– le virtù eroiche della Serva di Dio Enrichetta Delille, Fondatrice della Congregazione delle Suore della Sacra Famiglia; nata a New Orleans (Stati Uniti d’America) tra 1812 e 1813 ed ivi morta il 17 novembre 1862;

– le virtù eroiche della Serva di Dio Maria Teresa (al secolo: Regina Cristina Guglielmina Bonzel), Fondatrice dell’Istituto delle Povere Suore Francescane dell’Adorazione Perpetua del Terz’Ordine di San Francesco; nata a Olpe (Germania) il 17 settembre 1830 ed ivi morta il 6 febbraio 1905;

– le virtù eroiche della Serva di Dio Maria Francesca della Croce (al secolo: Amalia Francesca Rosa Streitel), Fondatrice dell’Istituto delle Suore dell’Addolorata; nata a Mellrichstadt (Germania) il 24 novembre 1844 e morta a Castel Sant’Elia (Italia) il 6 marzo 1911;

– le virtù eroiche della Serva di Dio Maria Felicia di Gesù Sacramentato (al secolo: Maria Felicia Guggiari Echeverría), Suora professa dell’Ordine dei Carmelitani Scalzi; nata a Villarrica del Espíritu Santo (Paraguay) il 12 gennaio 1925 e morta ad Asunción (Paraguay) il 28 aprile 1959.