CÓRDOBA, mercoledì, 22 dicembre 2004 (ZENIT.org).- L’associazione civile senza scopo di lucro “Portal de Belén” ha denunciato davanti al Tribunale Federale numero 2 della città di Córdoba il Ministro della Salute argentino, Ginés González García, per aver incoraggiato la depenalizzazione dell’aborto fornendo cifre “false” relativamente al numero di interventi che si realizzano ogni anno nel Paese.
Il 24 novembre il Ministro aveva dichiarato che a suo avviso la depenalizzazione dell’aborto potrebbe migliorare la situazione sanitaria, affermando che si stima in mezzo milione il numero di gravidanze abortite ogni anno. Sei giorni dopo l’associazione civile ha denunciato il Ministro, secondo quanto ha confermato il quotidiano di Córdoba “La Voz del Interior”.
Secondo la ONG “Portal de Belén” – che a Córdoba possiede cinque istituti per madri single –, Ginés González García ha commesso un delitto di mancato compimento dei propri doveri di funzionario pubblico perché ha contraddetto le cifre fornite dal suo stesso Ministero.
Il titolare del dicastero per la Salute si sarebbe reso responsabile anche di una “minaccia pubblica”, perché, secondo l’associazione, “ha intimidito non solo la popolazione, ma anche la Corte Suprema ed il Congresso della Nazione” per ottenere la modifica della legislazione.
Il responsabile dell’associazione, l’avvocato Aurelio García Elorrio, ha ricordato che González García ha assicurato che “in Argentina si verificano ogni anno 500.000 aborti e 700.000 nascite”.
Secondo le cifre fornite dal Ministro, praticamente “mentre una donna dà alla luce un figlio, un’altra starebbe uccidendo il proprio”, si legge in una lettera al quotidiano “La Nación” pubblicata il 17 dicembre scorso e firmata da García Elorrio e dal tesoriere dell’associazione, Jorge Scala.
“Mentre il Ministro della Salute confondeva la popolazione con queste cifre false, doveva senz’altro sapere che le Statistiche Vitali dell’anno 2002, elaborate dal suo stesso dicastero, si è reso noto che in quell’anno si sono verificate 100 morti di madri per cause attribuibili ad aborti naturali ed indotti”.
“González García non poteva nemmeno ignorare – prosegue la lettera – che la statistica accettata internazionalmente mette in relazione una morte materna per aborto provocato ogni 1.000 aborti chirurgici”.
“Per questo motivo, secondo le informazioni ministeriali stesse – si legge di seguito –, in Argentina durante il 2002 si poteva calcolare un totale approssimativo di 50.000 aborti, vale a dire dieci volte meno di quanto affermato mendacemente dal Ministro della Salute”.
La denuncia penale presentata contro il Ministro della Salute ha quindi la sua origine nel fatto che questi ha diffuso “statistiche false sul numero di aborti praticati in Argentina” lanciando un “annuncio attraverso i mezzi di comunicazione di massa con forte impatto sulla popolazione”.
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Dec 22, 2004 00:00