San Paolo scrisse due lettere a Timoteo, presenti nel Vangelo, e lo nominò vescovo di Efeso. 

La Chiesa cattolica ne celebra la memoria il 26 gennaio e la Chiesa ortodossa lo ricorda il 22 gennaio. 

Nel Vangelo, l’apostolo Luca nomina sei volte Timoteo. San Paolo lo indicava come “suo vero figlio nella fede” (2Ti 1,2). Sembra che avesse padre greco e madre ebrea. La mamma si chiamava Eunice e la nonna Loide (2Ti 1,5).

Fu convertito da san Paolo che lo scelse come compagno di missione. Dopo averlo citato più volte San Paolo nella lettera agli ebrei ha scritto “sappiate che il nostro fratello Timoteo è stato messo in libertà; se arriva presto, vi vedrò insieme con lui” (Eb 13,23) il che fa pensare che fosse stato in prigione. 

Il narratore Eusebio nella Storia ecclesiastica lo indica come primo vescovo di Efeso. Qui sarebbe morto lapidato per aver pubblicamente condannato il culto al dio pagano Dioniso. 

San Girolamo, nel Chronicon a. 356 p.Ch., sostiene che "Le reliquie dell’apostolo Timoteo vengono portate a Costantinopoli". 

Nella cattedrale di Termoli si trovano dal 1239 le reliquie del corpo del Santo provenienti da Costantinopoli. 

Fu il Vescovo Stefano che nel 1239, occultò le reliquie provenienti da Costantinopoli per sottrarle alla profanazione o ai trafugamenti. 

Il riconoscimento delle sue spoglie è avvenuto nel 1945. Il suo corpo venne ritrovato, durante dei lavori di restauro all'interno della Cattedrale di Termoli. 

In un loculo coperto da una lapide in marmo venne trovata una iscrizione latina: “Nel nome di Cristo. Amen. Nell'anno del Signore 1239. Qui riposa il corpo del Beato Timoteo discepolo del beato Apostolo, nascosto dal venerabile Vescovo Stefano insieme con il Capitolo di Termoli”. 

Per ricordare le vicende ed il ritrovamento di un testimone così importante del primo secolo cristiano, la Diocesi di Termoli-Larino e la parrocchia di san Timoteo hanno realizzato un documentario in DVD dal titolo: “La storia del santo custodito a Termoli. Ricordare, raccontare, vivere e testimoniare”.

Con la regia di Nicola Abbatangelo, la partecipazione di Fabio Bolzetta, conduttore di sat Tv 2000, i testi dello stesso regista, di Benito Giorgetta e Nicola Mattia, musiche inedite ed appositamente composte, vengono ripercorse le tappe salienti per raccontare, con testimonianze di esperti, tra cui il Vescovo di Termoli-Larino Mons. Gianfranco De Luca, il ritrovamento del corpo del santo. 

Di notevole rilievo è la testimonianza di Monsignor Domenico Umberto D’Ambrosio, attuale arcivescovo di Lecce, che racconta la prima ricognizione completa con l’apertura della cassetta lignea che conservava le reliquie. 

Suggestive e inedite, le immagini che propongono lo stupore di quel momento e il rigore scientifico della loro ricomposizione fino ad arrivare alla constatazione che il corpo è quasi al completo unitamente al Capo che si conservava nell’episcopio termolese. 

Questo lavoro vuole essere una finestra aperta perché si possa guardare attraverso di essa la realtà storica di un avvenimento e la progettualità per donare alla devozione dei fedeli mondiali e non solo termolesi o diocesani il ricco patrimonio ereditato e custodito.  

Venerdì 24 gennaio alle ore 16.30 nel cinema ODDO in Termoli verrà presentata l'opera DVD che sarà distribuita in tutte le librerie dalla casa editrice ITACA. 

Il vaticanista del Tg2, Giovan Battista Brunori, illustrerà la figura di san Timoteo, il lavoro del giovane regista e l’importanza per una città ed una Diocesi di avere un così grande dono da custodire e far conoscere.