Con la campagna ideologica “Onda dei Diritti Civili” il partito Sinistra Ecologia e Libertà sta chiedendo ai sindaci italiani di violare la Costituzione trascrivendo nei registri comunali “matrimoni” contratti all’estero da coppie di persone dello stesso sesso.
L’iniziativa ha suscitato l’opposizione della Manif Pour Tous Italia che ha così commentato in un comunicato: “Come la più autorevole giurisprudenza ha sempre confermato – si legge nella nota - l’ordinamento giuridico italiano non riconosce alcuna legittimità a queste trascrizioni, poiché la Costituzione stessa non riconosce altra natura al matrimonio da quella di fondare la famiglia sull’unione tra un uomo e una donna in virtù della loro potenziale capacità procreativa”.
La “propaganda dei diritti” di SEL, prosegue la Manif Pour Tous, “non ha alcun fondamento giuridico, e la stessa Corte Europea dei Diritti dell’Uomo ha recentemente sancito che mantenere il requisito della diversità sessuale per l’accesso al matrimonio non viola in alcun modo i diritti fondamentali delle persone, che mantengono la facoltà di progettare la loro vita comune nella piena disponibilità dei loro diritti individuali”.
La Manif Pour Tous Italia ha pertanto invitato a sua volta tutti i sindaci ad “esercitare le loro funzioni nel rispetto della legge e dell’ordinamento democratico: è inaccettabile che realtà espressive di una minoranza nel Paese pretendano lo sfascio di un millenario sistema di riconoscimento e protezione della famiglia condiviso dalla grande maggioranza dei cittadini, oltre che sancito nella stessa Costituzione”.