Ci sono giovani che sanno unire alla passione per l’arte anche l’entusiasmo, la fede e l’amore per la vita. Basta navigare un po’ sul web, per scoprire quanta voglia di bellezza esista ancora nelle nuove generazioni.

“L’Officina del Conte Ruggero” (http://officinadelconteruggero.com/) è un blog che descrive l’attività del giovane orafo Melchiorre Mirko Noto, 24 anni, laureato in Scienze Storiche con tesi sull’oreficeria medievale normanna siciliana.

La sua storia ci conduce in un mondo tutto da scoprire, in cui la tradizione si unisce al fascino di un’arte con radici antichissime, ma che è ben presente e viva nel terzo millennio.

Come nasce la tua passione per l’arte dell’oreficeria?

Melchiorre Mirko Noto: La mia passione per l’arte in generale nasce dalla bellezza che mi ha sempre circondato, infatti abitando a Monreale, fin da bambino sono stato introdotto in quello che per me è il luogo più bello del mondo, il duomo: davanti alla bellezza di quei mosaici nessuno può rimanere indifferente... Poi con il passare del tempo ho cercato di approfondire questa passione con gli studi universitari e attraverso questi sono approdato alla conclusione che in effetti il mezzo migliore per comunicare con ogni uomo, per “lasciare traccia” del nostro passaggio, sia l’arte. Nel mentre, quasi alla fine del mio percorso universitario, mi sono chiesto quale poteva essere il mio futuro professionale, vista la crisi economica e sociale, e grazie anche ai consigli degli orientatori dell’ARCES, ho pensato di poter collegare la mia passione per l’arte e i miei studi con le mie capacità manuali, fin da bambino infatti, mi è sempre piaciuto creare con le mie mani degli oggetti, per lo più dei rosari; così ho fatto la scuola per orafo-argentiere che mi ha dato la possibilità di professionalizzare la mia passione.

Dunque ti ha spronato ad intraprendere questa strada la bellezza della tua terra…

Melchiorre Mirko Noto: Certamente, se non fossi nato in Sicilia, a Palermo, non sarei io! Ho ricevuto tanto da questa mia terra e spero di donarle anche io tanto. Palermo nei secoli passati è stata la capitale della lavorazione artistica dell’argento, ed è su questa tradizione che poggio i piedi, grazie anche agli artigiani “storici” che mantengono intatte tecniche secolari e che sono sempre pronti a dare una mano, un consiglio… Anche il nome del mio blog “Officina del Conte Ruggero” nasce da questo, mi sono ispirato infatti alle Nobiles Officinae: dei laboratori all’interno del Palazzo Reale di Palermo che producevano oggetti preziosi di altissima qualità attive sotto i Normanni ma che probabilmente affondano le loro radici in un passato ancora più remoto.

Come hai organizzato il tuo lavoro?

Melchiorre Mirko Noto: Più che altro, parlerei di avventure lavorative… dopo aver finito la scuola infatti, ho subito fatto in un angolo di casa un piccolissimo laboratorio: per prima cosa ho costruito un rudimentale banco da lavoro,  poi, pian piano, ho cercato di procurarmi i primi attrezzi: per la laurea alcuni amici mi hanno regalato un cannello a gas e i martellini da cesello e, quando mi commissionano qualcosa, con parte del ricavato compro un nuovo attrezzo. La mia giornata solitamente è divisa in due parti: una parte dedicata al lavoro e una allo studio: infatti anche se non sono attualmente iscritto a nessun corso, credo sia importante continuare a formarsi sia sul proprio lavoro e sia sul mondo in generale.

Che valore ha la fede nella tua vita?

Melchiorre Mirko Noto: Non credo di poter dare io un valore alla fede, credo piuttosto che sia la fede a dare un valore più elevato alla mia vita di ogni giorno, a tutti i gesti anche più piccoli che compio. In questi anni ho conosciuto un Santo moderno, Josemaria Escrivà, e mi piace molto una sua frase: “La gente ha una visione piatta, attaccata alla terra, a due dimensioni. Quando vivrai la vita soprannaturale otterrai da Dio la terza dimensione: l’altezza e, con essa, il rilievo, il peso e il volume”.

Hai realizzato lavori per festeggiare anche anniversari di matrimonio. Cosa significa realizzare un’opera che dovrà racchiudere un significato importante come l’amore e la fedeltà di due sposi?

Melchiorre Mirko Noto: La cosa bella del mio lavoro è questa: che ogni oggetto è unico come è unica la persona che lo riceverà. Questo è un po’ il mio slogan e mi fa sentire vicino a Dio Creatore. Poi se questo oggetto serve per un occasione particolarmente significativa vale ancora di più: realizzare infatti un ricordo per un anniversario o delle fedine per fidanzati sono ottime occasioni per dare messaggi positivi alla gente, in questo senso vale il detto: “la bellezza ci salverà”.

Hai creato anche un tuo blog e sei presente sui social network. Credi in questo nuovo tipo di comunicazione?

Melchiorre Mirko Noto: Come dice un mio maestro, “io parlo bene con i ferri” ma non sono un granché con le nuove tecnologie. In questo mi aiuta Rossella, la mia fidanzata, lei è molto brava nella comunicazione e si occupa della gestione dei social network e del blog; recentemente ha realizzato anche dei video per far vedere come si realizzano alcuni oggetti. Come coppia abbiamo deciso di mettere insieme i nostri talenti così diversi per costruire insieme il nostro futuro mattone dopo mattone. Anche il fatto di avere un punto di vista femminile a me vicino mi aiuta moltissimo, perché buona parte dei miei oggetti sono destinati alle donne: siamo un’ottima S.P.A.!

Internet, ad ogni modo, è un’ottima vetrina e senza non avrei nessuna possibilità di far conoscere la mia attività.

Qual è il tuo più grande sogno, come giovane e come artista?

Melchiorre Mirko Noto: Il mio più grande sogno è fare famiglia con Rossella, e vorrei fare questo senza dover lasciare la mia Palermo, come purtroppo molti sono costretti a fare, aprire un laboratorio vero, tutto mio, e possibilmente creare qualche posto di lavoro in più in questa città.